In merito a talune notizie apparse su quotidiani, anche on line, circa presunti “contributi non versati, sequestro a Taccone”, il dr. Walter Taccone, in proprio e nella qualità di Presidente del Consiglio d’Amministrazione della Casa di Cura Santa Rita s.p.a, per il tramite dei sottoscritti avvocati, intende smentire dette notizie, siccome inesatte e fuorvianti, e precisare quanto segue.
Pur vero che, su istanza della locale procura, è stato disposto dal GIP di Avellino un sequestro per equivalente in danno della Casa di Cura Santa Rita e del suo legale rappresentante, non risponde, al vero che l’indagine riguarderebbe il mancato pagamento “per diversi anni” dei “contributi dei dipendenti” della Casa di Cura Santa Rita, riguardando, invece, Irpef, il cui pagamento risulterebbe omesso per una sola annualità.
Va, però, precisato che, per tale annualità e prim’ancora della scadenza del pagamento, la Casa di Cura Santa Rita s.p.a., in virtù di una transazione fiscale stipulata con l’Agenzia delle Entrate nell’ambito di un accordo di ristrutturazione omologato dal Tribunale di Avellino, ha concordato il pagamento rateale del dovuto.
Su tale circostanza, assolutamente esimente ma evidentemente ignota alla Procura e sul regolare pagamento delle rate sino ad ora scadute, si fonda l’istanza di riesame che verrà discussa a breve ed al cui esito risulterà ampiamente chiarita la posizione della Casa di Cura Santa Rita e del suo legale rappresentante dr. Walter Taccone.
La Casa di Cura Santa Rita ed il Dr. Walter Taccone chiedono formalmente a tutte le testate in indirizzo di procedere ad immediata rettifica della notizia, in tutte le forme di legge, riservandosi ogni azione legale, anche di natura risarcitoria, a tutela della loro immagine ed a salvaguardia di ogni loro diritto.