Un invito per il pranzo della domenica, a casa propria, rivolto ad un ragazzo rifugiato o un richiedente asilo. Per ascoltare la sua storia, per conoscerlo di persona, oltre i numeri, e per tentare una nuova forma di accoglienza.
Questa è la proposta lanciata dall’associazione L’Africa Chiama a tutti i cittadini di Fano e dintorni e costituirà l’evento di apertura della ventunesima edizione della Settimana Africana Regionale che si terrà a Fano dal 30 settembre al 6 ottobre.
Ecco come funzionerà: le persone che desidereranno aprire la porta della propria casa dovranno contattare l’associazione L’Africa Chiama entro lunedì 24 settembre. Ogni persona o famiglia avrà a casa propria per il pranzo di Domenica 30 settembre un ospite speciale, un rifugiato o un richiedente asilo ospite delle strutture di accoglienza del nostro territorio, e ci sarà così l’occasione per entrambe le parti di conoscersi e scambiarsi la propria storia.
“L’idea nasce della nostra esperienza quotidiana.” Spiega Italo Nannini, presidente de L’Africa Chiama. “Ogni giorno infatti nella nostra sede svolgono volontariato diversi ragazzi richiedenti asilo. Conoscerli di persona, ascoltare le loro storie ed essergli vicino giorno dopo giorno ci ha arricchito tantissimo ed abbiamo potuto sperimentare insieme, seppure con alcune difficoltà, vere forme di integrazione. Solo se decidiamo di relazionarci a questi ragazzi come singole persone e non come gruppi o peggio ancora come invasori potremo gettare le basi per una rivoluzionaria forma di accoglienza e di inclusione.”
Alla proposta lanciata da L’Africa Chiama hanno aderito con entusiasmo anche numerose associazioni o comitati del nostro territorio: Caritas Diocesana di Fano, Fossombrone, Cagli e Pergola, Migrantes, Associazione Apito, Gruppo Emergency Fano, Centro Missionario Diocesano.
Tutti gli organizzatori si auspicano un’ampia partecipazione: più persone aderiranno più sarà forte il messaggio contro ogni forma di chiusura e di razzismo.