Ha terminato il mandato ma non la sua missione. Salvatore Alaia, ex sindaco di Sperone, dopo le proteste e le dimostrazioni dei mesi scorsi, è tornato in prima linea per difendere la sanità irpina. Questa volta, al centro dell’attenzione di Alaia c’è l’Hospice di Solofra, struttura adiacente all’ospedale pensata per accogliere i malati terminali di cancro e le loro famiglie. L’ex sindaco di Sperone ha discusso della faccenda con l’ing. Florio, commissario straordinario dell’ASL di Avellino, nel corso di un incontro svoltosi nella tarda mattinata di ieri. Florio ha assicurato che la struttura è terminata e già attrezzata per accogliere i pazienti e che a breve sarà emanato un bando per selezionare il personale paramedico specializzato. L’Hospice, che dovrebbe essere inaugurato a dicembre, usufruirà della collaborazione di specialisti in oncologia, appartenenti al distretto sanitario locale, e di psicologi che forniranno supporto sia ai degenti che alle famiglie.
Si è parlato anche dell’ospedale di Monteforte, che verrà potenziato, e del CROM di Mercogliano, centro d’eccellenza della ricerca tumorale in Irpinia. Si è inoltre pensato di istituire un “registro dei tumori”, per monitorare più attentamente il fenomeno ed averne una reale dimensione sul territorio.
Niente da fare, invece, per gli ospedali dell’Alta Irpinia, destinati alla chiusura. A nulla sono valse le proteste di Alaia, che però non si arrende anche se a malincuore ha dovuto accettare la risposta di Florio. Il commissario straordinario, infatti, ha ricordato all’ex sindaco di Sperone di essere mero esecutore della volontà politica che, varando il piano sanitario regionale, ha tagliato fuori tali strutture.