Davanti ad un discreto pubblico (considerata la domenica e l’insolito orario d’inizio, le 10 di mattina) la squadra del neo allenatore Bucaro ha disputato una sgambatura contro la formazione Berretti dell’Avellino.
Il risultato finale è stato di 4-1 per la prima squadra, e non sono mancate buone indicazioni soprattutto sull’adattabilità dei singoli calciatori biancoverdi al credo tattico di Bucaro, il 4-3-3 di zemaniana memoria.
La formazione del primo tempo è stata la seguente: Pettinari, Calvarese, Porcaro, Labriola, De Gol; a centrocampo il trio Justino, Correa, Malaccari; in avanti Noschese e Lasagna a supporto di Ercolano punta centrale. La prima frazione si è chiusa con il punteggio di 3-1 per gli uomini di Bucaro, che comunque hanno dovuto subire l’inopinato gol del momentaneo vantaggio da parte del 17enne Pellegrino, attaccante della Berretti di Sossio Finestra, che al 16′ era andato in rete sfruttando un’indecisione dei dife nsori centrali. Ma cinque minuti dopo la prima squadra rimetteva le cose a posto, grazie al pareggio di Ercolano, che praticamente ad un metro dalla porta aveva insaccato raccogliendo un passaggio rasoterra di Lasagna dalla sinistra. Altri 5 minuti e (al 26′) l’Avellino passava in vantaggio su calcio di rigore, concesso per un fallo su Malaccari, che, inseritosi in avanti, appena entrato in area veniva atterrato. Il penalty veniva trasformato ottimamente da Correa. Al 36′ veniva messo a segno il terzo gol della prima squadra da parte di Noschese, che, entrato in area, vinceva un rimpallo e metteva dentro un bel diagonale dalla destra.
Ad inizio ripresa, girandola di sostituzioni con Fumagalli che rilevava tra i pali Pettinari; De Gol si spostava a destra e lasciava il suo posto sulla fascia sinistra a Stigliano, mentre al centro della difesa Labriola cedeva il suo posto a Cardinale. A centrocampo, confermato Correa (l’argentino è stato tenuto in campo fino all’80’, allo rquando è stato rilevato da Ricci, impiegato a centrocampo), ai suoi lati Millesi a sinistra e D’Angelo a destra rilevavano rispettivamente Malaccari e Justino, in avanti un trio tutto nuovo con De Angelis al centro, supportato da Maiorano a destra e Falzerano a sinistra.
Il gioco d’attacco dei Lupi si svolgeva maggiormente sulla trequarti sinistra, dove erano molto pregevoli ed interessanti i triangoli e le sovrapposizioni di Millesi con Falzerano. In questi secondi quarantacinque minuti non sono state molte le azioni pericolose portate alla porta della formazione Berretti. Uno solo il gol (al 26′) messo a segno da De Angelis, che ha realizzato su assist di D’Angelo, che aveva anticipato il portiere D’Arienzo, dopo che Millesi aveva colpito dal limite un palo clamoroso.
In conclusione (detto di Herrera e Citro che non hanno preso parte alla partitella) buone alcune indicazioni tecnico-tattiche, soprattutto per merito degli intelligenti movimenti di Mala ccari e Lasagna nel primo tempo e dei citati Millesi e Falzerano nel secondo.Positiva anche la prestazione del talentuoso Correa, con alcune importanti aperture e verticalizzazioni. In fase difensiva, da notare che il pacchetto arretrato saliva moltissimo, quasi a ridosso del centrocampo. Questo ovviamente sia per tenere la squadra molto corta e compatta, sia per favorire l’applicazione del fuorigioco. Certo questa tattica è alquanto rischiosa (prova ne sia il gol subito dalla Berretti quest’oggi), ma le caratteristiche fisico-atletiche dei difensori biancoverdi in rosa sembrano favorire questo tipo di atteggiamento, considerato che i componenti la terza linea avellinese, specie gli esterni Calvarese e De Gol, sono in possesso di una notevole velocità di base.
Il risultato finale è stato di 4-1 per la prima squadra, e non sono mancate buone indicazioni soprattutto sull’adattabilità dei singoli calciatori biancoverdi al credo tattico di Bucaro, il 4-3-3 di zemaniana memoria.
La formazione del primo tempo è stata la seguente: Pettinari, Calvarese, Porcaro, Labriola, De Gol; a centrocampo il trio Justino, Correa, Malaccari; in avanti Noschese e Lasagna a supporto di Ercolano punta centrale. La prima frazione si è chiusa con il punteggio di 3-1 per gli uomini di Bucaro, che comunque hanno dovuto subire l’inopinato gol del momentaneo vantaggio da parte del 17enne Pellegrino, attaccante della Berretti di Sossio Finestra, che al 16′ era andato in rete sfruttando un’indecisione dei dife nsori centrali. Ma cinque minuti dopo la prima squadra rimetteva le cose a posto, grazie al pareggio di Ercolano, che praticamente ad un metro dalla porta aveva insaccato raccogliendo un passaggio rasoterra di Lasagna dalla sinistra. Altri 5 minuti e (al 26′) l’Avellino passava in vantaggio su calcio di rigore, concesso per un fallo su Malaccari, che, inseritosi in avanti, appena entrato in area veniva atterrato. Il penalty veniva trasformato ottimamente da Correa. Al 36′ veniva messo a segno il terzo gol della prima squadra da parte di Noschese, che, entrato in area, vinceva un rimpallo e metteva dentro un bel diagonale dalla destra.
Ad inizio ripresa, girandola di sostituzioni con Fumagalli che rilevava tra i pali Pettinari; De Gol si spostava a destra e lasciava il suo posto sulla fascia sinistra a Stigliano, mentre al centro della difesa Labriola cedeva il suo posto a Cardinale. A centrocampo, confermato Correa (l’argentino è stato tenuto in campo fino all’80’, allo rquando è stato rilevato da Ricci, impiegato a centrocampo), ai suoi lati Millesi a sinistra e D’Angelo a destra rilevavano rispettivamente Malaccari e Justino, in avanti un trio tutto nuovo con De Angelis al centro, supportato da Maiorano a destra e Falzerano a sinistra.
Il gioco d’attacco dei Lupi si svolgeva maggiormente sulla trequarti sinistra, dove erano molto pregevoli ed interessanti i triangoli e le sovrapposizioni di Millesi con Falzerano. In questi secondi quarantacinque minuti non sono state molte le azioni pericolose portate alla porta della formazione Berretti. Uno solo il gol (al 26′) messo a segno da De Angelis, che ha realizzato su assist di D’Angelo, che aveva anticipato il portiere D’Arienzo, dopo che Millesi aveva colpito dal limite un palo clamoroso.
In conclusione (detto di Herrera e Citro che non hanno preso parte alla partitella) buone alcune indicazioni tecnico-tattiche, soprattutto per merito degli intelligenti movimenti di Mala ccari e Lasagna nel primo tempo e dei citati Millesi e Falzerano nel secondo.Positiva anche la prestazione del talentuoso Correa, con alcune importanti aperture e verticalizzazioni. In fase difensiva, da notare che il pacchetto arretrato saliva moltissimo, quasi a ridosso del centrocampo. Questo ovviamente sia per tenere la squadra molto corta e compatta, sia per favorire l’applicazione del fuorigioco. Certo questa tattica è alquanto rischiosa (prova ne sia il gol subito dalla Berretti quest’oggi), ma le caratteristiche fisico-atletiche dei difensori biancoverdi in rosa sembrano favorire questo tipo di atteggiamento, considerato che i componenti la terza linea avellinese, specie gli esterni Calvarese e De Gol, sono in possesso di una notevole velocità di base.
Rino Scioscia