AVELLINO – Torna la grande musica jazz nel parco del Teatro “Carlo Gesualdo” con due appuntamenti assolutamente da non perdere. Lunedì 22 agosto (ore 21.00) è in programma il concerto di Francesco Cafiso, sassofonista 22enne di fama internazionale, che sin da giovanissimo ha calcato le scene dei principali festival jazz, insieme ai grandi della musica black, tanto da essere considerato uno dei più precoci talenti nella storia jazzistica.
Il 19 gennaio del 2009 – dopo aver incassato importanti riconoscimenti come il Premio Nazionale Massimo Urbani a Urbisaglia, il premio EuroJazz a Lecco, l’International Jazz Festivals Organization Award a New York, la World Saxophone Competition a Londra, il Django d’Or a Roma – Cafiso ha suonato a Washington DC durante i festeggiamenti in onore del Presidente Barak Obama e del Martin Luther King Jr. day.
Il 17 luglio del 2009, Umbria Jazz lo ha nominato “ambasciatore della musica jazz italiana nel mondo”.
Cafiso nell’arena del “Gesualdo” si esibirà insieme a Dino Rubino (tromba), Giovanni Mazzarino (pianoforte) e Rosario Bonaccorso (basso), partner nel progetto musicale “Island Blue Quartet”, per presentare i brani del nuovo disco appena uscito, intitolato “Moody’n”.
Il cartellone estivo del Gesualdo si chiuderà invece venerdì 9 settembre (ore 21.00) con un grande evento musicale: per la prima volta ad Avellino si esibirà Stefano Bollani, in un assolo con il suo pianoforte. Anch’egli precoce talento italiano del jazz, si è caratterizzato come artista eclettico, capace di spaziare dalle collaborazioni con cantanti pop e rock italiani, come Elio e le storie tese, Samuele Bersani, Fabio Concato, Daniele Silvestri, Joe Barbieri, a quelle con jazzisti di primo piano, da Enrico Rava (con il quale ha inciso 13 dischi) a Richard Galliano, Gato Barbieri, Pat Metheny, Chick Corea.
Ad arricchire la carriera professionale di Bollani anche le esperienze maturate nel teatro, nella musica classica, in radio ed in televisione. Ha scritto le musiche per tre spettacoli di Lella Costa, ha affiancato la Banda Bardot in “Guarda che Luna!”, si è esibito con grande successo come solista in prestigiose orchestre sinfoniche come la Gewandhaus di Lipsia, la Royal Liverpool Philarmonic, la Santa Cecilia di Roma, la Filarmonica del Regio di Torino, la Verdi di Milano. Dal 2009 compone le sigle delle trasmissioni di Radio Rai 3.
Tra i numerosi riconoscimenti ottenuti: nel 2003 il premio Carosone, nel 2004 la rivista giapponese “Swing journal” gli conferisce il premio “New star award” riservato ai talenti emergenti stranieri, per la prima volta assegnato ad un musicista non americano. Nel 2006 la rivista Musica jazz lo elegge “musicista italiano dell’ anno”, mentre il suo Piano solo ottiene il premio “disco dell’anno”. Bollani scala la vetta del Jazz mondiale ottenendo il favore del pubblico e della critica.
Il referendum dei giornalisti della rivista americana “Downbeat” nel 2007 lo vede ottavo fra i nuovi talenti del jazz mondiale e terzo fra i giovani pianisti. I critici della rivista “All about jazz” di New York lo votano fra i 5 musicisti più importanti del 2007, accanto a mostri sacri come Ornette Coleman e Sonny Rollins. Nel dicembre dello stesso anno a Vienna gli viene consegnato l’European Jazz Preis, premio della critica europea, come miglior musicista jazz europeo dell’anno.
Nel 2011 gli viene assegnato il Los Angeles excellence award per la cultura italiana nel mondo