“Eolo e i Lestrigoni“: è questo il tema del terzo appuntamento con l’”Ulisse mentitore”, sezione Epica – Scienze di Lustri Cultura in Dies edizione 2016-2017, organizzato dal Comune e dall’Accademia Teatro Città di Solofra con Hypokritès Teatro Studio, con la direzione artistica di Enzo Marangelo.
Domenica 22 gennaio, alle ore 17.30, presso il Complesso Monumentale di Santa Chiara a Solofra, Stefano Amendola, filologo classico, docente all’Università degli Studi di Salerno, e Claudia Mignone, Astrofisico dell’Agenzia spaziale europea (ESA), rileggeranno il libro X dell’Odissea. Le installazioni sono a cura dell’azienda Omfas.
Nel libro X del capolavoro omerico, Odisseo e i suoi compagni riprendono il viaggio dopo essere sfuggiti al ciclope Polifemo. Raggiungono l’isola Eolia, patria di Eolo, il dio dei venti, che accoglie l’eroe in modo ospitale per un mese.
Quando Odisseo decide di ripartire, il dio gli dona un otre in cui sono racchiusi tutti i venti, tranne Zefiro, il vento occidentale, destinato a favorire la navigazione verso Itaca. Infatti per nove giorni Odisseo viaggia verso la patria, reggendo personalmente il timone; ma al decimo giorno, quando già si può avvistare Itaca, si addormenta sfinito.
I compagni credono che l’otre racchiuda un tesoro e lo aprono incuriositi: i venti scappano fuori e si scatena una tempesta, che riporta la flotta all’isola Eolia.
Questa volta il dio non è benevolo e caccia i Greci con parole minacciose. La flotta riprende tristemente il mare e dopo sei giorni arriva al paese dei Lestrigoni, giganti cannibali. La nave di Odisseo resta fuori dal porto; le altre entrano e vengono assalite e distrutte dai giganti capeggiati dal loro re, Antifate; solo Odisseo si salva, coi compagni della sua nave.
Domenica 22 gennaio, alle ore 17.30, presso il Complesso Monumentale di Santa Chiara a Solofra, Stefano Amendola, filologo classico, docente all’Università degli Studi di Salerno, e Claudia Mignone, Astrofisico dell’Agenzia spaziale europea (ESA), rileggeranno il libro X dell’Odissea. Le installazioni sono a cura dell’azienda Omfas.
Nel libro X del capolavoro omerico, Odisseo e i suoi compagni riprendono il viaggio dopo essere sfuggiti al ciclope Polifemo. Raggiungono l’isola Eolia, patria di Eolo, il dio dei venti, che accoglie l’eroe in modo ospitale per un mese.
Quando Odisseo decide di ripartire, il dio gli dona un otre in cui sono racchiusi tutti i venti, tranne Zefiro, il vento occidentale, destinato a favorire la navigazione verso Itaca. Infatti per nove giorni Odisseo viaggia verso la patria, reggendo personalmente il timone; ma al decimo giorno, quando già si può avvistare Itaca, si addormenta sfinito.
I compagni credono che l’otre racchiuda un tesoro e lo aprono incuriositi: i venti scappano fuori e si scatena una tempesta, che riporta la flotta all’isola Eolia.
Questa volta il dio non è benevolo e caccia i Greci con parole minacciose. La flotta riprende tristemente il mare e dopo sei giorni arriva al paese dei Lestrigoni, giganti cannibali. La nave di Odisseo resta fuori dal porto; le altre entrano e vengono assalite e distrutte dai giganti capeggiati dal loro re, Antifate; solo Odisseo si salva, coi compagni della sua nave.