Ci sono vite che, da sole, riescono ad essere piccoli compendi di storia italiana. Quella di Biagio Agnes, raccontata con lo stile del cronista e il rigore dello storico da Salvatore Biazzo nel volume “Biagio Agnes. Un giornalista al potere” (Edizioni Rai Eri), può legittimamente essere inscritta in questa particolare categoria. La categoria, cioè, delle biografie attraverso le quali è possibile ricostruire i tratti salienti della vicenda repubblicana.
Il libro sarà presentato giovedì 29 dicembre, alle 18.00, nel Complesso Monumentale di Santa Chiara, a Solofra, nell’ambito della sezione Letteratura di Lustri Cultura in Dies, organizzato dal Comune e dall’Accademia Teatro Città di Solofra con Hypokrtès Teatro Studio, con la direzione artistica di Enzo Marangelo. Introdotti dal responsabile della sezione, Renato Siniscalchi, ne parleranno il giornalista Massimiliano Amato, della Scuola di Giornalismo dell’Università di Salerno, l’onorevole Giuseppe Gargani, l’ex presidente del Senato Nicola Mancino e, naturalmente, l’autore, storica colonna della Rai.
Particolarmente attese le testimonianze di Gargani e Mancino, che Biazzo ha compulsato come fonti di prima mano nel corso del suo lavoro di ricerca. I due uomini politici facevano parte (insieme a Ciriaco De Mita, Antonio “Nacchettino” Aurigemma, Salverino De Vito) della squadra del “Ponte della Ferrovia” che, guidata da Agnes, fu la redazione dei primi giornali nei quali il futuro direttore generale della Rai cominciò ad affinare le sue doti di grande giornalista.
Perché Biagio Agnes, anche quando, molti anni dopo, intraprese la carriera manageriale (fu, oltre che Dg di viale Mazzini, anche Presidente della Stet), questo rimase sempre: un giornalista. Entrato nell’azienda di Servizio pubblico con un contratto di sostituzione alla redazione di Cagliari, scalò tutti i gradini della gerarchia interna grazie alla religione del lavoro e dell’impegno: coordinatore della storica diretta la notte dell’allunaggio, vicedirettore del Tg1, primo direttore del Tg3, direttore del Centro Rai di Napoli, creatore della rubrica che ha rivoluzionato la divulgazione della medicina in televisione, Check up.
In mezzo, un’opera, tutta politica, di tessitura e di raccordo paziente e accorta, che ne faceva il vero coordinatore della Sinistra di Base, la corrente della Dc che aveva mosso i primi passi sulle gambe di Fiorentino Sullo. Divenendo successivamente l’incubatore politico – culturale del gruppo dirigente nazionale che avrebbe raccolto la difficile e ingombrante eredità di Moro dopo l’uccisione dello statista da parte delle Br. Quasi mezzo secolo di storia italiana: l’età dell’oro della Repubblica. Agnes ha saputo interpretarla e attraversarla da protagonista assoluto.