Un libro denuncia sulla “malasanità” il 6 luglio a Salerno

Le malattie cardiovascolari e i tumori sono oggi le principali cause di morte nei Paesi industrializzati. Studi scientifici pubblicati su riviste mediche internazionali specializzate hanno svelato quale sia il terzo, importante fattore: gli errori medici. Secondo lo “Sportello dei Diritti” su 8 milioni di persone che ogni anno vengono ricoverate negli ospedali italiani, 320 mila (il 4% circa) subiscono danni o conseguenze più o meno gravi che potrebbero essere evitati. Di queste, una cifra variabile tra le 14 mila (secondo le stime più ottimiste) e le 50 mila (secondo quelle più pessimiste) muoiono a causa di errori compiuti dai medici o causati da una non adeguata organizzazione delle strutture sanitarie. In fredde cifre sono questi i numeri principali dell’errore medico in Italia.
La vicenda che coinvolge Gaetano Mammone appartiene proprio a questa sfera. “Sballottato” tra diversi ospedali del nostro Bel Paese, in sette mesi è stato costretto a convivere con la “paura”, fino alla morte, “inaspettata e subdola, avvolta di bugie ed omissioni a nascondere una verità che si è conficcata nella carne come un coltello terribilmente affilato”, come scrive la figlia Raffaella in “Labirinto assassino”, libro “denuncia” pubblicato da Terra del Sole edizioni. Una morte che in questo modo non diventa “inutile” perché, come sottolinea ancora l’autrice, “la sua opera e il suo pensiero gli sono sopravvissuti. Io, che sono una sua sottrazione, gli sono sopravvissuta, e sono qui a raccontare questa storia, nella speranza che lasci un segno, non solo nei cuori ma nelle coscienze”.
Il libro di Raffaella Mammone sarà presentato Giovedì 6 Luglio, ore 19.00, presso il Centro Maieutica, in via Nicola Granati a Salerno. Ne parlano con l’autrice, lo scrittore ed editore Alfonso Bottone, il giornalista Marcello Napoli, lo psichiatra e psicoterapeuta Maurizio Falcone, il docente di economia aziendale Raffaele Adinolfi. Voce narrante della serata l’attrice Laura Mammone, accompagnata alla chitarra da Massimo De Luca. La copertina del libro è stata realizzata da Domenico Santopaolo.