Incontri su Pasolini a Salerno: Pasolini e Dante

Domani, martedì 15 marzo ore 20.00, a Salerno, Palazzo Fruscione, l’appuntamento con “La parola innamorata”, la rassegna di talk, performance teatrali, proiezioni dedicate a Pier Paolo Pasolini. La kermesse, legata al progetto della mostra fotografica “Dino Pedriali (Pier Paolo Pasolini – Nostos : Il ritorno) 1975 – 1999”, prodotta dall’associazione culturale Tempi Moderni, vede protagonisti Epifanio Ajello e Felice Naddeo. L’intero progetto è prodotto dall’associazione Tempi Moderni, sostenuto dal Comune di Salerno e dalla Fondazione CARISAL, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Salerno.
 
Come sezione integrante della mostra di Dino Pedriali dedicata a Pier Paolo Pasolini, si sviluppa la seconda parte del progetto: “la parola innamorata”, caratterizzata da un ricco programma di talk, racconti e performance, che si terranno negli spazi di Palazzo Fruscione e in parte presso l’ex cinema Diana e la Fondazione CARISAL. Si tratta di un lavoro corale e trasversale alle diverse discipline, dove differenti personalità s’incontrano per costruire una trama narrativa e didattica, un ulteriore spazio di riflessione attorno all’opera di Pier Paolo Pasolini.
 
Martedì 15 marzo, Palazzo Fruscione, ore 20.00
La “Divina Mimesis” di Pier Paolo Pasolini – testo e fotografia
Epifanio Ajello (Università degli Studi di Salerno)
Introduce Felice Naddeo (giornalista)
L’intervento nasce da alcune considerazioni sul rapporto tra il piccolo album fotografico che Pasolini pone in coda al testo della Divina Mimesis e il testo stesso. Un testo volutamente “scombiccherato” e inconcluso. E le domande sono: in che rapporto stanno queste immagini e la scrittura della Divina Mimesis? Vivono vita autonoma, o hanno qualche relazione con la scrittura che accompagnano? Il testo assume una funzione didascalica alle immagini?
La Divina Mimesis: L’opera, pubblicata subito dopo la sua morte, è volutamente incompiuta, frammentaria e piena di presagi. La Divina Mimesis è la confessione di un immenso vuoto d’amore e dialogo, rivela una grande solitudine in un mondo dominato dal potere, dalla violenza e dalla degradazione. Ripercorrendo i primi gironi del viaggio dantesco, nell’inferno del mondo moderno, analizza la società contemporanea. La Divina mimesis risale al 1963-65 e fu pubblicata nel 1975. Esistono solo alcuni canti e appunti per altri canti. Come Dante, Pasolini è critico rispetto al suo tempo, ma attualizza al presente il testo dantesco. È visibile l’interesse di Pasolini per Dante non solo sul piano della critica alla società, ma anche su quello dell’autobiografia. La Commedia è narrata in prima persona e Dante fa riferimento a sé, in tal senso operando in parte entro il genere autobiografico; e l’ansia dell’influenza di Pasolini lo porta a staccarsi da Dante accentuando il discorso autobiografico.
La Parola Innamorata: quattro le sezioni previste.
Talk d’autore, con incontri e riflessioni sull’opera di PPP grazie agli interventi critici di Epifanio Ajello, Antonio Bottiglieri, Andrea Carraro, Peppe D’Antonio, Francesco Durante, Giovanni Vacca, il reading con Diego De Silva e le performance teatrali che vedono protagonisti Yari Gugliucci e Antonio Grimaldi.
Incontri Scuole e Università: visite guidate e presentazioni ad hoc con le classi delle scuole superiori e dei licei di Salerno e provincia; nell’ambito del progetto “Open Class” (Ateneo & Territorio) alcune lezioni si sposteranno dalle aule universitarie nelle sale di Palazzo Fruscione.
Pasolini e la città: una serie di incontri in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Salerno.
Pasolini e i giovani: una narrazione – a cura di Elio Goka e Davide Speranza – tra cinema, musica e letteratura dove la forza centrale è l’universo giovanile che di Pasolini ne ama la “trasversalità”, l’irruenza, l’esporsi in “prima persona”.
 
 
 
 
 
Associazione culturale per la Fondazione “Tempi Moderni”.
Il tempo e la modernità. Due parole chiave per comprendere il nostro contemporaneo partendo dalla cultura. “Tempi moderni” vuol essere un motore organizzativo e gestionale che al contempo non vuol mai spegnere “lo stupore come conoscenza”, senza dimenticare lo sguardo verso orizzonti di sensibilità nuove da varcare, da scolpire, da proteggere e muovendosi su un duplice piano: progettazione culturale di respiro nazionale ed internazionale; forte coesione con l’associazionismo culturale presente sul territorio. Da qui l’esigenza di “Tempi moderni” nel voler sviluppare una progettualità condivisa. E per far questo serve un assieme di uomini e donne straordinari e rigorosamente professionali. “Tempi moderni” vuol mettere in campo: condivisioni di strategie, amplificazione di sensibilità, pratiche di socializzazione, linee di innovazione, metodologie eterogenee, concatenamenti emozionali, luminosità del sapere e invenzione. “Tempi moderni” ha l’obiettivo di creare un felice cortocircuito tra imprenditori e accademici, tra amministratori e mondo delle professioni, tra sensibilità giovanili e competenze di chiara fama. “Tempi moderni”, vuol ritrovare la sublimazione della bellezza. Sì, la bellezza! Perché per chi continua a credere nella collettività delle “pratiche del pensiero” la bellezza è l’unico, vero motore di costruzione.
 
Info mostra
 
Artista: Dino Pedriali
Titolo: Dino Pedriali (Pier Paolo Pasolini – Nostos : Il ritorno) 1975 – 1999
Produzione: Associazione Culturale per la Fondazione Tempi Moderni
 
giovedì 25 febbraio ore 11.00,  Ex cinema Diana – Sala Pasolini
Cerimonia di inaugurazione e tavola rotonda: le Autorità e l’artista Dino Pedriali scopriranno la targa posta esternamente all’ex cinema Diana con la quale lo stesso verrà dedicato a Pier Paolo Pasolini.
 
venerdì 26 febbraio ore 20.00, Palazzo Fruscione   
Inaugurazione Mostra
 
Orari:
dalle ore 11.00 alle ore 20.00, fino al 16 marzo 2016, Palazzo Fruscione, 24-Salerno.
 
 
Ingresso libero