Napoli, 19 febbraio 2016 – Da dove viene la parola guallera? Da cosa nasce l’ossessione dell’uomo per la propria e l’altrui guallera? E se uno dice di avere la guallera, esattamente, di che sta parlando? A questi e ad altri interrogativi ha dato risposta Diego Davide con De Guallera (ad Est dell’Equatore, collana Virus, 10 euro), originale e divertente libello che sarà presentato sabato 27 febbraio, ore 18, al Tilt – Tattoo Bar Events di Avellino.
Frutto di una ricerca storico-bibliografica, che alterna fantasiose digressioni sul singolare tema, in De Guallera l’autore racconta con una prosa colloquiale, a tratti umoristica e caustica, le possibili declinazioni e usi di uno dei lemmi più antichi e affascinanti del dialetto napoletano. Dalla guallera di Cané a quella di Hitler, dai testicoli del Papa alla monorchia di Francisco Franco, Diego Davide svela lati inattesi, talvolta macabri, spesso pruriginosi di una parola che è un condensato di significati, di modi di essere e affrontare la quotidianità.
Ogni capitolo del volumetto è dedicato ad una diversa guallera, un diverso racconto più o meno ufficiale in cui si fondono fonti scritte e orali, ricordi veri e verosimili della storia e della cultura di un’intera città.
L’autore:
Diego Davide è nato a Napoli 38 anni fa. Almeno 15 di questi li ha passati tra archivi e biblioteche, a cercare storie di oro e di orefici. Le sue ricerche sono state pubblicate su diverse riviste del settore, nel saggio Mestieri e Devozione (La città del sole, 2005) e nell’Enciclopedia del Medioevo a cura di Umberto Eco. E’ stato redattore per il mensile “Zero Napoli”, per il quotidiano on line “Parallelo 41″, autore radiofonico per il programma “Colazione da Tiffany Estate” andato in onda su Rai Radio 2. E’ dottore di ricerca in Scienze Storiche e collaboratore alla cattedra di Storia Moderna e Contemporanea presso l’Università Suor Orsola Benincasa. De Guallera è il suo primo libro.
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