«La riforma dei campionati? È tutto rinviato al 31 luglio, è una questione di logica. Come si fa a parlare di possibili riforme senza sapere quante saranno le squadre che potranno iscriversi?». Così Mario Macalli, presidente della Lega Pro, al termine del consiglio federale nel corso del quale si è parlato della riforma dei campionati professionistici. «Noi le vogliamo fare le riforme, ma forse c’è qualcuno che non le vuole. In LegaPro partiamo da un massimo di 90 a un minimo di 76 squadre, se ci arriviamo. Ci dobbiamo rendere conto che le aziende vanno ristrutturate quando serve, ma non mi sembra che le forze sindacali siano sulla nostra lunghezza d’onda. La riforma mi auguro che venga fatta, ma stamattina non hanno dato un bel segnale», aggiunge Macalli. «Stadi di proprietà? La priorità è riempirli, non costruirli».