Un cammino in salita per una tre giorni all’insegna dell’arte, del folklore e della buona cucina. Montefusco apre le porte e invita tutti a partecipare all’evento per eccellenza.Tutti abbiamo o siamo legati ad un luogo, ad un contesto, ad una tradizione, ma quando tutto ciò può essere testimoniato da persone in grado di trasportarci con il proprio ricordo nei meandri dell’antico, tutto acquista un sapore diverso, forse audace e non sempre c’è la possibilità di farlo. Non sempre è facile incontrare buona gente che quasi timidamente scopre un lato di sé che per tanto tempo ha custodito con forza e ne ha fatto tesoro, forse, per le generazioni future, forse per pura voglia di rimanere senza contaminazione alcuna. Il verbo prende forma. La nonnina di turno è pronta a dare lezioni di tombolo, il cantastorie fa conoscere ai più piccini il mondo incantato nel quale è nato, il buon vino evoca i sapori della vigna che fu, la buona cucina ci fa dimenticare della linea che per tre giorni lascia il tempo che trova. Il borgo si anima e la festa può avere inizio. E surti (le selve nel dialetto locale) si popolano. I sentieri che corrono lungo le montagne sono la giusta apologia per un’amministrazione che metaforicamente butta via la chiave, e sempre continuando per metafore apre i cancellie tenta la giustapposizione tra passato e presente. Montefusco vi aspetta dall’1 al 3 Luglio per offrirvi il meglio e si spera il senso di questo percorso. L’impegno, la forte motivazione e l’ingegno dei giovanissimi del luogo non vi lasceranno inermi.