COMUNICATO STAMPA – In merito al programma delle manifestazioni natalizie di competenza dell’assessorato alla Cultura, ho letto con sorpresa e profonda amarezza le dichiarazioni rilasciate alla stampa da alcuni rappresentanti istituzionali del Comune di Avellino. L’impressione che se ne ricava, infatti, è di un attacco strumentale alla sottoscritta, peraltro condotto con toni decisamente fuori dai più elementari canoni della correttezza dialettica e, in qualche caso, con l’ostentazione indebita di ruoli e competenze. Il programma che ho tentato di illustrare ieri in Commissione Cultura ricalca le linee generali della tradizione istituzionale del Comune capoluogo: una tradizione annualmente imposta all’assessore di turno dalle ristrettezze di Bilancio. Con un budget di 15mila euro comprensivi di Iva c’è poco da sforzare la fantasia per riempire dell’abusato sostantivo “cultura” oltre due settimane di eventi. Ciononostante, e proprio per offrire alla cittadinanza qualcosa in più rispetto alle possibilità di cassa (che, vale sottolineare, non decide l’assessore al ramo), è stata prevista per quest’anno una iniziativa a costo zero (leggi programma) presso le grotte di Villa Amendola resa possibile grazie al coinvolgimento degli studenti di Agraria e di rappresentanti del mondo produttivo. Credo che qualche fatto concreto in più e meno demagogia strumentale potranno in futuro contribuire a meglio corrispondere alle attese dei cittadini, evitando nel contempo rappresentazioni tutt’altro che nobili dell’impegno istituzionale.