Il regista teatrale, compositore e musicologo Roberto De Simone, ospite d’onore del Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino con il suo ultimo lavoro “Cinque voci per Gesualdo – Travestimento in musica e teatro di un mito d’amore, morte e magia” edito nel 2013 da Einaudi.
Venerdì 9 ottobre alle ore 17, per la rassegna letteraria “Parole di Musica, novità editoriali nel mondo musicale e musicologico”, progetto del corso di Discipline storiche critiche e analitiche della musica, col coordinamento scientifico del professor Antonio Caroccia, sarà presentato il volume di Roberto De Simone “Cinque voci per Gesualdo”, omaggio al grande musicista Carlo Gesualdo, principe dei musici, che nel tardo Rinascimento innovò le strutture della composizione musicale aprendo strade che solo la musica moderna avrebbe poi battuto.
Il lavoro del Maestro De Simone si sofferma sulla eclettica figura del principe di Venosa, dedicando al principe-musico, conosciuto per i suoi madrigali e per l’assassinio della moglie Maria D’Avalos e del suo amante Fabrizio Carafa, avvenuto nell’ottobre del 1590, una riflessione profonda.
Ripercorrendo le carte processuali, nella prima parte della pièce, De Simone suggerisce, più che la responsabilità del musicista, un complotto politico-religioso ordito ai suoi danni dai potenti gesuiti napoletani.
Nella seconda parte, il territorio dell’indagine “laica” lascia spazio a una serie di cortocircuiti temporali in cui il commissario Ingravallo, quello del “Pasticciaccio” di Carlo Emilio Gadda, torna sui misteri di Gesualdo attraverso le figure di Jack lo Squartatore, Giordano Bruno, Pasolini e Lady Diana. Una storia in cui l’intreccio fra delitto, potere e arte si snoda e riannoda come in un sogno, in un incubo, in un delirio.
Un periodo storico particolare, sotto l’aspetto sia musicale che politico, quello in cui si svolgono gli eventi narrati da De Simone, che il Maestro riesce a presentare in modo suggestivo ed efficace in tutta la sua ricchezza e il suo orrore.
«E’ con vero piacere che diamo il benvenuto ad un Maestro della Musica e del Teatro come Roberto De Simone che con il suo ultimo volume renderà omaggio in modo originale ed avvincente alla figura del principe Carlo Gesualdo – sottolinea il presidente del “Cimarosa” Luca Cipriano – Proseguiamo con questa fortunata formula che coniuga la didattica e l’approfondimento con incontri di grande richiamo in grado di arricchire ulteriormente il percorso formativo per gli alunni del Conservatorio irpino».
«Sono estremamente lieto di accogliere il Maestro De Simone di cui ammiro il genio e la grande esperienza per questa serata letteraria che certamente non mancherà di lasciare un segno nella formazione degli allievi del Cimarosa» afferma il direttore del Conservatorio “Cimarosa” Carmine Santaniello
Ad accogliere il Maestro De Simone, ci saranno il presidente del Conservatorio “Cimarosa” Luca Cipriano, il direttore Carmine Santaniello e la professoressa Francesca Galluccio. L’intervento musicale che accompagnerà l’incontro sarà, invece, curato da Roberto Maggio e Rosario Totaro. In programma musiche di Pomponio Nenna, Fabrizio Dentice e, ovviamente, Carlo Gesualdo eseguite da Rosario Totaro e Alessandro Caro (Tenori), Giuseppina Perna (Soprano), Daniela Salvo (Mezzosoprano), Antonella Trombetta (Contralto) ed Emanuele Di Vito (Basso).
Alla presentazione parteciperanno anche gli allievi del corso di secondo livello di Discipline storiche, critiche ed analitiche della musica, Domenico Prebenna, Paola Genovese, Eleonora Davide, Luca Sellitto e Pietro Sgueglia che, insieme alla professoressa Galluccio, hanno approfondito l’argomento del libro di De Simone.
BIOGRAFIA
Roberto De Simone, allievo modello del Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli, affianca all’attività concertistica e a quella di compositore e musicologo lo studio dell’espressività popolare, dedicandosi poi completamente a questo argomento. Con la Nuova Compagnia di Canto Popolare, di cui determina la nascita divenendone poi animatore, fonda le basi per un nuovo modo di fare teatro. Riproponendo il patrimonio culturale teatrale e musicale della tradizione campana, le dà unità strutturale, costruendo basi di scrittura ed elaborazione metrica, frutto di una intensa ricerca. Del 1974 è la rilettura de La Cantata dei Pastori di Andrea Petrucci e del 1976 La gatta Cenerentola, che determina il grande successo di De Simone. A questa seguono molte altre opere teatrali di successo, ma De Simone interviene anche come regista di opere liriche rappresentate nei maggiori teatri mondiali. Tra queste opere di Mozart, Verdi, Rossini, Pergolesi. Molte le sue pubblicazioni sull’argomento. Negli anni ’70 insegna all’Accademia delle Belle Arti di Napoli e tra il 1981 e il 1987 è direttore artistico del Teatro San Carlo di Napoli poi dirige il Conservatorio San Pietro a Majella. Numerosi sono i riconoscimenti tributati al maestro da prestigiosi istituti nazionali ed esteri.