Nella settimana dal 24 al 30 agosto torna nuovamente sui banchi di Expo 2015 il “vino dei detenuti”, prodotto dai giovani della Cooperativa sociale Il Germoglio di Sant’Angelo dei Lombardi. Dopo il lusinghiero e meritato successo ottenuto a maggio, all’apertura dell’esposizione universale di Sant’Angelo dei Lombardi, l’etichetta “Galeotto” è ancora presente negli spazi di Cascina Triulza, sui banchi del padiglione dedicato alla società civile e all’economia sociale, di cui Confcooperative è official sponsor. Un ritorno alla grande, per testimoniare la forza e i valori della cooperazione nell’agroalimentare di qualità. Di recente il vino “Galeotto” è venuto alla ribalta dei media nazionali perché i giovani della Coop santangiolese lo hanno consegnato ai vertici dello Stato, dalla Presidente della Camera Laura Boldrini, al capo del Governo Matteo Renzi, al Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano; e poi ancora al Ministro di Giustizia Andrea Orlando e del Lavoro Giuliano Poletti. «Tra le tante personalità che abbiamo incontrato e che “hanno bevuto” Galeotto, complimentandosi per il nostro lavoro – dice Fiorenzo Vespasiano, della cooperativa Il Germoglio – certamente chi si è mostrato più interessato alle finalità sociali che persegue il nostro impegno è stato Papa Francesco, che in un lungo faccia a faccia nell’aula Nervi ha voluto sapere di più sul coinvolgimento dei detenuti della Casa di Reclusione di Sant’Angelo dei Lombardi, dove gestiamo il tenimento agricolo. Un incontro emozionante che è servito a darci la carica per proseguire al meglio nel nostro impegno sociale prima che di produzione. Ed è per questo, grazie anche alla sensibilità di Confcooperative Campania e della presidente, Maria Patrizia Stasi, che ci supporta nello sforzo di promozione dei nostri vini, che siamo nuovamente qui a Expo».
La cooperativa irpina, unica a produrre vini tra le imprese invitate, sarà protagonista della settimana con degustazioni guidate, laboratori e momenti di confronto assieme ad altre aziende sociali campane che producono olio, nocciole, carni, ecc.
A spiegare la scelta di tornare ad Expo è Alfonso Di Massa, presidente della Fedagri Campania: «Torniamo ad Expo forti dell’esperienza di maggio e con il medesimo spirito, ovvero non di prendere necessariamente qualcosa, ma anche di testimoniare un modo di fare impresa. Riproporremo i nostri sapori ma con modalità nuove, ci relazioneremo con le persone come nella migliore tradizione cooperativa e cercheremo di comprendere i margini di sviluppo per il comparto, a partire dal valore qualità. Ancora una volta oltre a grandi nomi dell’ortofrutta, dell’olivicolo, della zootecnia e del vitivinicolo, valorizzeremo anche il contributo dirompente della cooperazione sociale che si dedica all’agricoltura in molte zone della Campania per inserire nel mondo del lavoro soggetti svantaggiati. Faremo rete e vivremo un’esperienza di certo arricchente».