Due giovani fanesi, volontari de LAfrica Chiama, sono partiti ieri per un viaggio di tre settimane in Zambia. Una viaggio alternativo, una scelta consapevole ed un viaggio con qualche incognita in più rispetto a quelli proposti dalle agenzie che propongono rinomate località turistiche con svaghi, attrazioni ed escursioni molto affascinanti. Lorenzo Tamburini, ingegnere, con la fidanzata Francesca Fossi, neolaureata, dopo un periodo di riflessione hanno partecipare al Corso di volontariato internazionale che lassociazione fanese organizza due volte allanno, in Aprile e in Ottobre, presso lEremo di Monte Giove e da quella esperienza hanno maturato la decisione di trascorrere un breve periodo in Zambia, nei Centri avviati e sostenuti da oltre dieci da LAfrica Chiama. E stata una sfida con me stesso e ora sono contento di aver programmato questo soggiorno in Zambia, dove potrò conoscere da vicino e vedere con i miei occhi i progetti umanitari de LAfrica Chiama, così sarò in grado anche di testimoniare i risultati raggiunti dice Lorenzo – mentre Francesca aggiunge Ho voluto conseguire la laurea prima di partire e mi propongo di rendermi utile e disponibile per quanto posso dando una mano, anche se riceverò più di quello che potrò dare.
Due settimane si fermeranno nella periferia della capitale Lusaka, nella baraccopoli di Kanyama oltre 200.000 abitanti, dove lAfrica Chiama ha costruito il Shalom Center che comprende una scuola con 880 alunni, dalla prima alla dodicesima classe, unaula di fisioterapia per lintegrazione scolastica e la riabilitazione di oltre 50 minori con varie disabilità, un poliambulatorio a cui si rivolgono mediamente 2.000 pazienti al mese, un orto che fornisce verdure alla mensa scolastica, una cooperativa di mamme per un pollaio e numerose attività di formazione per tutta la comunità. Nella terza settimana Francesca e Lorenzo si trasferiranno nella città di Ndola, dove con ammirevole dedizione da quasi due anni opera, come ostetrica e nutrizionista, nei 15 Centri per bambini malnutriti e orfani dellAids de LAfrica Chiama la volontaria fanese Clarice Ciarlantini.
Proprio per combattere lAids sul nascere lassociazione fanese ha lanciato in questi giorni unimportante richiesta di aiuto attraverso la campagna La solidarietà non va in vacanza per ostacolare la trasmissione del virus HIV da future mamme sieropositive ai loro bimbi. In otto anni lassociazione ha seguito e salvato 1.240 persone, mamme e bambini, grazie allaiuto di tantissimi sostenitori. Con soli 12 euro è possibile provvedere alle cure mensili per una mamma e il suo bambino.