AVELLINO – E’ una commedia che ha fatto epoca. Una fotografia del mondo della scuola di inizio anni 90, ma ancora eccezionalmente attuale. Uno straordinario successo nato dalla penna di Domenico Starnone e portato sul grande schermo dalla regia di Daniele Luchetti nel 1995.
Sabato 25 alle ore 21.00 ed in replica domenica 26 aprile alle ore 18.30, al Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino torna Silvio Orlando, protagonista de “La Scuola”, pièce teatrale diretta da Daniele Luchetti, che porta in scena dopo 20 anni le storie degli alunni della IV D di un istituto di periferia.
“La scuola”, spettacolo teatrale che riporta sul palcoscenico la coppia attore/regista formata da Silvio Orlando/Daniele Luchetti chiuderà la rassegna di “Grande Teatro” e, con essa, la XIII stagione teatrale del “Carlo Gesualdo” di Avellino, presieduto da Luca Cipriano, resa possibile grazie alla collaborazione con il Teatro Pubblico Campano, diretto da Alfredo Balsamo.
Era il 1992, anno in cui debuttò Sottobanco, spettacolo teatrale interpretato da un gruppo di attori eccezionali capitanati da Silvio Orlando e diretti da Daniele Luchetti. Lo spettacolo divenne presto un cult, antesignano di tutto il filone di ambientazione scolastica tra cui anche la trasposizione cinematografica del 1995 della stessa pièce che prese il titolo de “La scuola”.
Lo spettacolo era un dipinto della scuola italiana di quei tempi e al tempo stesso un esempio quasi profetico della traiettoria che stava intraprendendo il sistema scolastico.
«Ho deciso di riportare in scena lo spettacolo più importante della mia carriera; fu un evento straordinario, entusiasmante, con una forte presa sul pubblico – dice Silvio Orlando – A vent’anni di distanza è davvero interessante fare un bilancio sulla scuola e vedere cos’è successo poi».
Lo spettacolo, interpretato da Marina Massironi, Vittorio Ciorcalo, Roberto Citran, Roberto Nobile, Antonio Petrocelli e Maria Laura Rondanini, muove i passi dalla produzione letteraria di Domenico Starnone ed è ambientato nei mesi che accompagnano gli studenti della IV D verso gli scrutini finali. Un gruppo di insegnanti deve decidere il futuro di quei giovani e, di tanto in tanto, in questo ambiente circoscritto che è “La scuola”, filtra la realtà esterna.
Dal confronto tra speranze, ambizioni, conflitti sociali e personali, amori, amicizie e scontri generazionali, prendono vita personaggi esilaranti, giudici impassibili e compassionevoli al tempo stesso. Il dialogo brillante e le situazioni paradossali lo rendono uno spettacolo irresistibilmente comico e allo stesso tempo crudo e attuale.