Sempre attento ad interagire con le domande provenienti dalla società civile, l’IPSSEOA (Istituto Alberghiero) “Manlio Rossi-Doria” di Avellino si sta da tempo impegnando su alcune tematiche alimentari lanciate in vista di EXPO 2015:“Nutrire il pianeta energia per la vita. Produrre cibi migliori usando meno risorse e riducendo lo spreco alimentare”. Le questioni sono particolarmente avvertite dalla dirigente Maria Teresa Cipriano: “sono convinta– ci dice- che la nostra scuola deve offrire e diffondere conoscenze utili per il benessere fisico e psichico della persona oltre che per uno stile di vita rispettoso dell’ambiente“. Per questo, l’istituto (insieme all’IPSSEOA “G. De Gruttola” di Ariano Irpino, guidato dalla stessa dirigente) non ha esitato ad offrire il proprio contributo nella costruzione di un evento che si svolgerà a Napoli lunedì 2 marzo (ore 18.00): l’antica pizzeria “Gorizia” del Vomero presenterà in anteprima, ad un pubblico di esperti, alcune pizze prodotte con materie ad elevato valore salutistico e ottenute col risparmio di risorse naturali, acqua innanzitutto (il piatto della tradizione napoletana è ad elevata “impronta idrica”).
Alla programmazione dell’iniziativa hanno contribuito l’Istituto per i Sistemi Agricoli e Forestali nel Mediterraneo-CNR di Ercolano e le condotte Slow-Food ‘Colline dell’Ufita-Taurasi’ e ‘Campania’. A nessuno può sfuggire la funzione altamente innovativa dell’appuntamento, che esalta non solo il principio della sostenibilità ambientale ma anche la tutela di uno dei più preziosi prodotti “made in Italy”, oggetto di continue contraffazioni che rischiano di rovinarne l’immagine: “L’auspicio– dichiarano gli organizzatori della manifestazione- è che grazie a queste nuove proposte, anche la pizza possa aspirare in breve tempo ad entrare a pieno titolo nel club ristretto dei functional food (alimenti utili alla nostra salute) e che siano allo stesso tempo environmentally friendly (ottenuti con ridotto spreco di risorse naturali) per la aumentare soddisfazione e la crescita dei suoi innumerevoli estimatori“. Intanto, il “Rossi-Doria” manifesta un ulteriore e concreto esempio di ‘buona scuola’, che si rivelerà utile per un territorio che punta dritto all’enogastronomia di qualità.