AVELLINO – E’ una delle opere letterarie più celebri del XX secolo. Scritto nel 1943 è stato tradotto in più di 220 lingue e dialetti e stampato in oltre 140 milioni di copie. Un capolavoro indiscusso della letteratura per ragazzi e non solo, e rivivrà al “Gesualdo” per il quarto appuntamento di “Scuole a Teatro”, fortunata rassegna di teatro per ragazzi, giunta alla XIII edizione, organizzata dall’Istituzione Teatro Comunale di Avellino, presieduto da Luca Cipriano, con Salvatore Gebbia e Carmine Santaniello, componenti del Consiglio di amministrazione, in collaborazione con l’associazione culturale «Mister Punch», presieduta da Espedito Giaccio.
Mercoledì 25 febbraio alle ore 10, il Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino apre le porte a tutti gli alunni delle scuole elementari della provincia per la messa in scena de “Il Piccolo Principe”, una produzione targata Teatro dell’Acquario di Cosenza.
“Il piccolo principe”, tratto dal romanzo di Antoine De Saint-Exupéry, è un racconto allegorico della nostra avventura umana, una parabola sull’infanzia e l’età adulta, sull’amicizia e sull’amore, sulla paura ed il coraggio, sulla morte e la speranza, che sarà portano in scena grazie all’interpretazione di Paolo Cutuli e Francesco Aiello, per l’adattamento teatrale e la regia di Dora Ricca.
Racconta la storia di un incontro tra un pilota, caduto con il suo aereo in avaria nel deserto del Sahara, e un bambino, abitante di un asteroide, poco più grande di lui. La trasposizione teatrale, ne segue interamente il clima, la storia e la delicatezza, puntuale anche nei flash/back e nel viaggio interstellare.
Attraverso il viaggio tra gli asteroidi surreali del racconto, la trasposizione teatrale di Dora Ricca traccia fedelmente i caratteri dei personaggi che si incontrano lungo il cammino. Dal re al vanitoso, dall’ubriacone all’uomo d’affari, dal lampionaio al geografo. Ognuno di questi incontri insegnerà qualcosa al Piccolo Principe e quando scenderà sulla Terra sarà pronto per altre esperienze.
Si passerà per l’incontro con la volpe che gli farà scoprire il vero significato dell’amicizia cristallizzato nella frase “non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”. Ma l’incontro più enigmatico avviene con un serpente, simbolo di trasmutazione, che porterà il Piccolo Principe a provare nostalgia per il suo pianeta e a desiderare un ritorno a casa dalla sua rosa da coltivare e accudire.
Il costo del biglietto è di 7euro per la platea, e di 5euro per la galleria che, però, sarà aperta solo in caso di esaurimento dei posti in platea.
Per gli alunni della città di Avellino, il costo del trasporto è di 1 euro.