AVELLINO – Attore, musicista, sceneggiatore, regista. E’ uno dei volti più noti del cinema italiano, nelle sale in questi giorni con “Il nome del figlio” di Francesca Archibugi. E’ stato al Festival di Sanremo nel 2012 al fianco di Gianni Morandi e, dopo lo straordinario successo ai botteghini con il suo primo film Basilicata Coast to Coast che gli è valso anche un David di Donatello come miglior opera prima, sabato 31 gennaio (ore 21) ed in replica domenica 1 febbraio (18.30) arriva al Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino Rocco Papaleo con la sua “Piccola impresa meridionale”.
Fortunato esperimento di teatro canzone, nato nel 2011 e scritto a quattro mani con Valter Lupo che ne cura anche la regia, “Una piccola impresa meridionale” è il terzo appuntamento con la rassegna “ReD – Risate e divertimento”, cartellone dedicato al teatro brillante e alla comicità di qualità, organizzato dal “Carlo Gesualdo” in collaborazione con il Teatro Pubblico Campano.
“Una piccola impresa meridionale” è un diario da sfogliare a caso, che raccoglie pensieri di giorni differenti. Brevi annotazioni, rime lasciate a metà, parole che cercavano una musica, storielle divertenti o che tali appaiono, tutte mixate in un solo spettacolo.
«Non è che un diario racchiuda una vita, ma di certo, dentro, trovi cose che ti appartengono, e nel mio caso l’azzardo che su alcune di quelle pagine valesse la pena di farci orecchiette, per riaprirle ogni sera a chi ha voglia di ascoltare» spiega lo stesso Papaleo.
Fin qui, il senso della piccola impresa. A renderla meridionale, ci pensa l’anagrafe, dell’attore Papaleo, nato a Lauria nel cuore della Lucania e della band che tiene il tempo, o per meglio dire il controtempo, come sostiene lo stesso autore, dal momento che il sud, di solito, scorre a un ritmo diverso.
«La questione meridionale in fondo è tutta qui: uno scarto di fuso orario, un jet lag della contemporaneità che spesso intorpidisce le nostre ambizioni – sottolinea Papaleo – Del corpo sociale, siamo gli arti periferici, dita e unghie. Il cuore pulsante batte altrove, mentre a noi, tutt’al più spetta la manicure».
Sul palcoscenico del Teatro “Gesualdo” ad affiancare la voce inconfondibile di Rocco Papaleo, che unirà il teatro con la canzone italiana, ci saranno la chitarra di Francesco Accardo, le percussioni di Jerry Accardo, il contrabbasso di Guerino Rondolone e il pianoforte di Arturo Valiante. I costumi saranno affidati ad Eleonora Rella, mentre il disegno delle luci sarà curato da Marco Palmieri.
I biglietti per assistere allo spettacolo di Rocco Papaleo sono ancora disponibili presso i botteghini di piazza Castello, aperti al pubblico fino a sabato dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Domenica, invece, la biglietteria sarà aperta dalle 16.30