Continua il viaggio nel Natale del Teatro “Carlo Gesualdo”. Dopo l’inaugurazione della mostra presepiale dell’associazione “Amici del Presepe irpino”, il Teatro comunale di Avellino apre le porte ai maestri zampognari dell’associazione culturale “Il Calascione”, riuniti nel gruppo musicale “Ancia Libera” che anticiperanno lo spettacolo dei Momix di giovedì 11 e sabato 13 dicembre.
I musicisti di “Ancia Libera”, attivi da anni nel campo della musica etnica, classica ed antica, giovedì 11 alle ore 20 e sabato 13 alle ore 16, porteranno nel foyer del primo piano del “Gesualdo” la magia del Natale declinata attraverso il suono tipico della zampogna campana.
Il nucleo originario dell’ensemble musicale “Ancia Libera”, nata a Napoli nel 1994, nel tempo è stato integrato da ricercatori di tradizioni popolari del sud Italia, antropologi, etnomusicologi e studiosi di strumenti tradizionali, per rendere l’esperienza con la tradizione natalizia della zampogna ancora più straordinaria.
Nel corso delle due serate, inoltre, i componenti dell’associazione culturale “Il Calascione” e i maestri zampognari dell’“Ancia Libera” illustreranno nei dettagli lo strumento artigianale della zampogna. In mostra, tutta la componentistica dell’antico aerofono a sacco ad ancia doppia, più comunemente conosciuto come zampogna, termine che attinge ad un etimo greco come “sympohonia”, che identifica un insieme di suoni emessi contemporaneamente. Infatti il suono della zampogna (popolarmente detto “tuono”) è proprio fornito dall’insieme dei suoni prodotti contemporaneamente da ciascuna delle varie canne di cui si compone lo strumento.
Lo scopo della serata sarà finalizzato alla riscoperta di una cultura musicale intrisa dei numerosi aspetti della tradizione del Sud Italia, con particolare attenzione alla corretta comprensione di rituali e usanze tutt’oggi praticate anche in ambito urbano.
Il repertorio della serata non si limiterà alle solite nenie natalizie, ma toccherà numerosi ed allegri brani dove l’impiego della voce darà la possibilità di apprezzare i divertenti ed allusivi testi tratti dalla “Cantata dei Pastori” di Andrea Perrucci. Inoltre il repertorio canzonettistico è composto anche da “serenate” e da “canti d’amo-re”, “walzer”, ed altre musiche da ballo, quali quadriglie, tarantelle, tammurriate e saltarelli. Da Piva Piva a Quanno Nascette Ninno (di S.Alfonso Maria dei Liguori) , fino al Ciaramellaro a Napoli (di Raffaele Viviani), passando per ninna nanne, e canti devozionali.