Il libro a cura di Renata Pepicelli, docente del Master in Economia e istituzioni dei paesi islamici dell’Università Luiss di Roma, “Le donne nei media arabi. Tra aspettative tradite e nuove opportunità” è edito da Carocci.
Il libro a cura di Eva Pföstl, coordinatrice scientifica dell’area giuridico-economica dell’Istituto di Studi Politici S. Pio V, “Musulmane d’italia”, è edito da Bordeaux.
Dopo i saluti di Lucia Valenzi, seguirà il dibattito con le docenti del Dipartimento Asia, Africa, Mediterraneo dell’Università degli Studi di Napoli L’Orientale Anna Maria di Tolla e Ersilia Francesca.
Saranno presenti le autrici.
SAVE THE DATE: Il prossimo incontro del ciclo di seminari sul Nord Africa e Medio Oriente è in programma lunedì 1 Dicembre, con un libro sugli antifascisti italiani in Tunisia, dove si è formato ed ha combattuto Maurizio Valenzi.
Schede dei libri:
Il testo a cura di Renata Pepicelli racconta – attraverso l’analisi di vecchi e nuovi media – la condizione delle donne in Egitto, Tunisia e Marocco dopo le rivolte che hanno scosso la regione araba tra il 2011 e il 2012. Le autrici dei saggi qui raccolti parlano di promesse tradite ma anche di una nuova libertà di espressione e di inedite opportunità. Mostrano donne in prima fila nell’informazione e le difficoltà che incontrano sia nel fare le giornaliste sia nell’essere oggetto di notizia. Descrivono l’affermarsi di presentatrici velate e di predicatrici religiose sugli schermi televisivi, analizzano i modelli di femminilità e mascolinità veicolati da film e soap opera. Danno voce alle campagne contro la violenza di genere portate avanti tramite vignette, blog e graffiti. Narrano delle tensioni tra visioni islamiste e visioni laiche della società, studiano le politiche mediatiche di vecchi e nuovi governi, scandagliano l’attivismo femminile per l’uguaglianza dei diritti. Grazie a questo studio dei media da una prospettiva di genere emerge quindi una pluralità di immagini di donne che mette in guardia da qualsiasi tentazione riduzionistica, e suggerisce invece di prendere in considerazione la diversità delle esperienze femminili nel mondo arabo.
Il testo a cura Eva Pföstl è un lavoro corale condotto da docenti fermamente convinte del ruolo strategico e non solo simbolico che le donne giocano nella trasmissione e nella manifestazione dell’“integrazione fra culture”. Se il rapporto euro-mediterraneo è ancora caratterizzato da prevenzioni, distorsioni, strumentalizzazioni di un presunto “scontro di civiltà” e negazione dei diritti di libertà, uguaglianza e dignità, questo libro si impegna a fare emergere differenze, sfatare pregiudizi e nel contempo denunciare gli ostacoli che ancora impediscono una vera accettazione del “migrante” in generale e più specificatamente del “migrante donna”, sia come soggetto che come individuo sociale.