Calcio: Actionaid, la Lega Serie A e l’Assocazione Italiana Arbitri scendono in campo per dare un calcio alla fame

La Lega Serie A aderisce anche quest’anno alla Campagna Operazione Fame di ActionAid, dedicando all’iniziativa il prossimo week end di campionato, 24-26 ottobre. Per il secondo anno, torna ad essere protagonista sui campi di calcio la campagna di ActionAid che ha l’obiettivo di intervenire e sensibilizzare il grande pubblico sulle disparità di accesso al cibo in Italia e nel mondo, per contribuire a rimuovere le disuguaglianze esistenti nel controllo delle risorse (terra, acqua, pascoli, foreste e sementi), promuovere uno sviluppo economico locale sostenibile, e garantire una corretta alimentazione a bambini e adulti. Durante il week-end calcistico del 24-26 ottobre, in tutti gli stadi della Serie A, gli speaker comunicheranno il messaggio di lotta alla fame del mondo calcistico alle decine di migliaia di tifosi presenti, mentre gli arbitri, attraverso l’adesione dell’Associazione Italiana Arbitri, scenderanno in campo con la maglietta della campagna Operazione Fame di ActionAid, il cui simbolo è il cucchiaio bucato, teso a testimoniare l’inutilità dello strumento senza la possibilità di un accesso equo alle risorse, e a trasferire a tutti l’importanza delle proprie scelte alimentari, indirizzandoli verso un consumo sano e sostenibile, nel rispetto del proprio territorio e delle disparità globali.
Nel mondo, infatti, ben 805 milioni di persone soffrono la fame. Se poi aggiungiamo quelle che si alimentano male, il numero raggiunge la cifra esorbitante di quasi due miliardi: una persona su nove. Il sistema agro-alimentare a livello globale non è in grado di garantire cibo sano e sufficiente per tutti. Eppure ne produciamo abbastanza, ma non tutti hanno accesso ai mezzi necessari per procurarselo. Soldi per acquistarlo; acqua e terra per produrlo; un mercato dove venderlo. Negli ultimi decenni il sistema agricolo è stato profondamente trasformato, aumentando la sua produttività, a discapito dell’ambiente. La globalizzazione dei mercati ha messo ai margini i piccoli contadini che, nonostante rappresentino la spina dorsale della produzione mondiale, vivono in povertà. Infatti almeno il 70% delle persone più povere del pianeta (ossia 1.4 miliardi) provengono dalle aree rurali e gran parte di quanti soffrono la fame sono bambini e giovani.
Oggi più che mai è necessario sostenere un modello di agricoltura equa e sostenibile, ripensare i consumi e i modelli di produzione. Solo così potremo garantire il diritto al cibo a tutti nel mondo” – afferma Marco De Ponte, Segretario generale di ActionAid Italia – “Per questo il mondo del calcio rappresenta un alleato imprescindibile nella lotta alla fame, per la sua capacità di arrivare a un pubblico vastissimo e di veicolare valori alti, stili di consumo sostenibili e l’importanza del lavoro di squadra”.
ActionAid International è un’organizzazione indipendente che si impegna nella lotta alle cause della povertà e dell’esclusione sociale dal 1972. Per combattere la fame e garantire un cambiamento sostenibile che duri nel tempo, l’Organizzazione lavora a fianco delle popolazioni e delle comunità più emarginate attraverso programmi di sviluppo a lungo termine in Asia, Africa e America Latina. Tanti sono gli ambiti di attivazione di ActionAid nei Paesi nei quali opera: dare alle persone la possibilità di organizzarsi e impegnarsi per rivendicare i diritti fondamentali; coinvolgere i governi, il settore privato e la società civile attraverso campagne di sensibilizzazione e mobilitazione; l’empowerment dei piccoli agricoltori; la lotta contro la volatilità dei prezzi e il diritto alla terra delle comunità più povere. ActionAid, infine, vuole mettere le donne al centro della sua azione per la sicurezza alimentare e chiede che in ogni parte del mondo sia pienamente riconosciuto il diritto delle donne di accedere, possedere e controllare la terra che lavorano.