Arte in scena: al “Gesualdo” in mostra i racconti del tempo di Vallifuoco

AVELLINO – E’ l’artista che ha realizzato il “sipario dipinto” del Teatro comunale irpino. Con una sua opera ha messo la firma all’immagine che promuove la nuova stagione del “Gesualdo”.
Con “Memorabilia – Racconti del Tempo” il foyer del Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino, sabato 11 ottobre alle ore 18, aprirà i battenti per accogliere l’indiscussa arte di Gennaro Vallifuoco.
“Memorabilia – Racconti del Tempo” è una mostra personale del Maestro Gennaro Vallifuoco, artista e scenografo di chiara fama, nato ad Avellino ma cresciuto artisticamente tra le Accademie di Belle Arti di Firenze e Napoli, che sarà inaugurata sabato 11 ottobre alle ore 18 nel foyer del Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino.
La mostra personale di Gennaro Vallifuoco è l’ottavo appuntamento di “Arte in Scena 2014”, il progetto di teatro aperto a tutte le forme d’arte, a tutti i linguaggi della cultura e a tutti i talenti che coltivano e difendono il bello, fortemente voluto dalla presidenza dell’Istituzione Teatro “Carlo Gesualdo”, con la collaborazione dello storico dell’arte Alberto Iandoli e grazie alla partnership con Progress.
Al vernissage interverranno Luca Cipriano, presidente dell’Istituzione Teatro Comunale, Aurora Spinosa, storica dell’Arte e direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, Dario Giugliano, docente di Estetica dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e Caterina D’Amore, che eseguirà brani per “flauto solo” come “Allemanda”, partita per flauto solo di Johann Sebastian Bach, il tema musicale dal film “Nuovo Cinema Paradiso”, di Ennio Morricone, le variazioni per flauto solo di Saverio Mercadante sul tema di Ferdinando Paer “Come la nebbia fuggì la mia verde età”.
Nel corso del vernissage verranno offerti agli ospiti i “Dolcetempo”, biscotti ispirati ai disegni di Gennaro Vallifuoco a cura di “Che  Pasticcio”, realizzati da Raffaella Valentino.
La mostra si compone di due grandi installazioni, “Omaggio al Tempo” e “La Scala del Tempo”, appositamente create per il Teatro “Carlo Gesualdo” e frutto della collaborazione del Maestro Vallifuoco con Alfonso Santosuosso dell’azienda Alpadesa di Atripalda, nonché una antologia di olii su tela, bozzetti teatrali, alcuni dei quali realizzati da Vallifuoco per l’Auditorium Parco della Musica di Roma, e tavole di volumi realizzate dall’artista avellinese per illustrare opere di Roberto De Simone, col quale Vallifuoco vanta una collaborazione ventennale.
La mostra personale di Gennaro Vallifuoco sarà ospitata nel foyer del “Gesualdo” fino a venerdì 14 novembre e sarà aperta al pubblico dal martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.
BIOGRAFIA
Gennaro Vallifuoco dal 1990, anno in cui si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Firenze, svolge l’attività di scenografo, pittore ed illustratore. Ha realizzato pubblicazioni editoriali di prestigio tra le quali “Fiabe Campane” e “Lo Cunto de li cunti”, entrambi inseriti nella collana “I Millenni”, della casa editrice Einaudi. È autore di numerosi allestimenti scenici, tra cui l’opera lirica “Il Re Bello”, di Roberto De Simone, in scena al teatro “La Pergola” di Firenze nel 2004.
Nel 2008, per il decennale del Teatro “Carlo Gesualdo”, ha realizzato il monumentale “sipario dipinto” ed è autore di numerose mostre personali e collettive di pittura che lo hanno portato ad avere riconoscimenti nazionali ed internazionali. Lavora come scenografo all’Auditorium Parco della Musica di Roma, per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dove dal 2010,  ha curato le scene per le opere liriche “Lo Scoiattolo in gamba”, di Nino Rota e il libretto di Eduardo De Filippo “Chi rapì la topina Costanza?” con le musiche di Roberta Vacca, “Cosi’ fan tutte” di Wolfgang Amadeus Mozart, “La piccola volpe astuta” di Leos Janàcek, “L’heure espagnole” di Maurice Ravel, “Gianni Schicchi” di Giacomo Puccini.
Nel 2012 firma anche le scene per l’opera lirica “Adina” di Gioacchino Rossini su libretto di Gherardo Bevilacqua Aldobrandini, in scena al Reate Festival e le scene per “L’elisir d’amore” opera  buffa in due atti di Gaetano Donizetti, libretto di Felice Romani, in scena al Teatro Marrucino di Chieti. Sue anche le scene per “La Bohème” di Giacomo Puccini, in scena nel 2013 proprio al Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino.
Prosegue inoltre la sua attività di Pittore con numerose mostre personali e collettive come quella del Giffoni Film Festival, la Mostra “Omaggio a De Chirico”, a cura della Galleria d’Arte Cà d’Oro di Roma in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa De Chirico e le personali al Teatro Olimpico di Roma, alla sede Centrale della Banca Carige di Roma, ed in numerose altre gallerie e spazi espositivi pubblici e privati. Attualmente vive tra Avellino e Napoli dove insegna scenografia all’Accademia di Belle Arti.