CONZA DELLA CAMPANIA – Un sabato diverso, all’insegna della cultura, del paese e della storia. Oggi alle ore 17,00, si presenta Conza nel Settecento. Tutti i cognomi antichi di Conza del Principato nel nuovo libro editato da Arturo Bascetta, con ampia premessa su S.Erberto e l’antica arcidiocesi suffraganea di Salerno. E’ l’ultimo volume della collana sui catasti onciari che il gruppo di studio della ABE ha pubblicato in questi giorni. Sarà presente il sindaco Vito Cappiello nel corso dell’appuntamento con la storia promosso dalla Pro Loco Compsa del presidente, Dr.ssa Antonia Petrozzino, che ha voluto arricchire la relazione dell’editore Bascetta sull’albero genealogico delle famiglie conzane, sulle chiese antiche e sui mestieri, con la presenza dei professori Luigi Lariccia e Michele Vespasiano, autore e storico di S.Angelo dei Lombardi e dell’Alta Irpinia. Il testo si avvale anche di uno studio sulla ricostruzione degli antichi feudi della zona prima e dopo l’anno Mille e di una nuova tesi portata avanti da Bascetta sul S.Erberto storico. “Erberto da Middlesex fu grandioso milite ai tempi dei Normanni – spiega Bascetta-, prima di divenire vescovo domino di Conza, città metropolitana essendo inizialmente arcidiocesi suffraganea di Salerno e poi divenuta essa stessa capitale della sua provincia di Principato Ultra Citra, dove fu seppellito Erberto e ancora oggi venerato come santo patrono”. Ma il cuore del libro è tutto sui cognomi settecenteschi di Conza, sulle chiese, sulle stradine, sui mestieri, i preti e tutti gli altri abitanti. Uno studio che mancava, questo sul 1700, che rende giustizia ad una antica capitale la cui arcidiocesi arcivescovile possedette territori dalla Sella fino Palo ed Altavilla silentina, Campagna ed Eboli comprese (il volume potrà essere acquistato a Euro 15,00 anziché a 24,00). Il testo – ha detto il presidente Petrozzino della Pro Loco – “a una sorta di “fotografia” anagrafica dell’epoca, riportando tutti i cognomi antichi di Conza del Principato Ultra Citra. Contiene, quindi, una sintesi settecentesca dell’albero genealogico delle famiglie conzane, la nomenclatura delle chiese antiche e dei mestieri dell’epoca, nonché uno studio sulla ricostruzione degli antichi feudi della zona prima e dopo l’anno Mille: inoltre, esso riporta una nuova tesi di Bascetta su S. Erberto da un punto di vista storico. Egli fa coincidere la figura del Santo patrono di Conza con Erberto da Middlesex, grandioso milite ai tempi dei normanni. Ma il libro è prevalentemente incentrato sui cognomi settecenteschi di Conza, sulle chiese, sulle stradine, sui mestieri, i preti e tutti gli altri abitanti., dando così uno specchio cu uno spaccato storico – il 1700 spesso tralasciato nelle vicende di questa antica capitale.
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