Il Nobel Oliver Smithies al Biogem di Ariano Irpino

ARIANO IRPINO – “Per fare gli scienziati è necessario divertirsi e dormire bene”. Parola di Oliver Smithies, premio Nobel per la medicina nel 2007, che ha sottolineato come queste attività siano fondamentali per sviluppare la creatività e attivare quei meccanismi nel cervello umano che conducono ad importanti intuizioni e scoperte. Lo ha fatto davanti ad una platea di giovani ricercatori del Biogem, di Ariano Irpino, dove è in corso di svolgimento la sesta edizione del Meeting le 2ue Culture, dedicato al tema “la memoria e l’oblio”, e dove il grande genetista inglese naturalizzato statunitense, che oggi ha quasi 90 anni, terrà una lectio pubblica domenica prossima, nella giornata conclusiva della manifestazione che ogni anno si tiene per promuovere il dialogo tra cultura scientifica ed umanistica nell’istituto presieduto dal prof. Ortensio Zecchino, ex ministro dell’Università e della Ricerca. A supporto della sua “raccomandazione”, Smithies ha citato esempi celebri, come quello del chimico Kekulé che pervenne alla formula del benzene mentre riposava davanti al camino, o quello del biochimico americano Kary Mullis che mise a punto la tecnica della reazione a catena della polimerasi (pcr) che ha ancora oggi tante applicazioni in genetica,  grazie ad una riflessione che fece mentre era alla guida dell’automobile.
Quale futuro ci attende? Oliver Smithies non ha dubbi. La risposta è la medicina personalizzata, quella che parte dal genoma e dallo studio delle predisposizioni individuali grazie ai test predittivi.