Cala il sipario sul Laceno d’oro. Oltre 20 mila presenze per il Festival di Marino e D’Onofrio

AVELLINO – 41 proiezioni cinematografiche più quelle dei corti, 3 comuni coinvolti (Avellino, Mercogliano e Atripalda) con 10 location a disposizione, 31 incontri con autori e attori e 2 mostre, senza dimenticare le 9 performance musicali: sono solo alcuni dei numeri del Laceno d’Oro che chiude i battenti oggi con il workshop di sceneggiatura e regia curato dal regista Daniele Gaglianone al quale hanno preso parte 24 giovani. Anche questo evento è stato rigorosamente gratuito, come tutti quelli del Festival. Il boom di presenze è stato impressionante visto che complessivamente si è superato quota ventimila.
“Non c’è stata proiezione – spiega Tonino Spagnuolo, direttore artistico della manifestazione – in cui non abbiamo registrato il tutto esaurito: alla sala Ripa del Carcere Borbonico di Avellino fino al Movieplex di Mercogliano. In molti casi abbiamo avuto anche difficoltà a far accomodare tutti. Davvero non ci aspettavamo una affluenza così.
Dunque, possiamo dire che la sfida è pienamente vinta. Prima di tutto perché abbiamo riscontrato grande apprezzamento per i film offerti e poi perché abbiamo impostato tutto come un vero festival, per lunghezza e qualità, opposto ad un evento di semplice intrattenimento o una sagra di paese”.
D’altronde il Laceno d’oro è nato nel 1959 per una intuizione di Camillo Marino e Giacomo d’Onofrio che furono capaci di coinvolgere anche Pierpaolo Pasolini, ma pur essendo finito nel 1988 è stato comunque portato avanti, seppure in forma ridotta e con pochissimi fondi, dal circolo Immaginazione che ora coglie questi importanti frutti.
“Il pubblico – continua Spagnuolo – ha dimostrato grande interesse e conoscenza del linguaggio cinematografico: gli avellinesi sono avvezzi ad una fruizione di qualità. Se questo è stato possibile vuol dire che le iniziative di Immaginazione, come il premio Camillo Marino, hanno significato tanto in questi anni. E poi la fidelizzazione è stata altissima, nessuno ha perso un solo film. Mi sento anche in dovere di ringraziare chi ha permesso l’ottima qualità della visione, come gli addetti del Movieplex sempre gentili e soprattutto professionali”.
150 mila euro il contributo della Regione Campania che ha permesso di realizzare il Laceno d’oro. “Credo che in tanti avrebbero speso il doppio – conclude il direttore artistico – per allestire una manifestazione come la nostra. Un grazie va anche alla amministrazione comunale di Avellino che ci è stata vicina e ci ha sostenuto, così come importantissimo è stato il contributo dei comuni di Atripalda e Mercogliano, della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, dell’Istituzione Teatro Comunale “Carlo Gesualdo” e delle tante associazioni che hanno sposato il progetto.
Il nostro obiettivo e la nostra speranza è che il Laceno d’Oro diventi una manifestazione capace di continuare nel tempo, un evento atteso e riferimento per gli appassionati di cinema di tutta la Campania”.