FAENZA – Prevista per giovedi’ 5 settembre l’inaugurazione della mostra ” Argillà Faenza” , a Vittorio Amedeo Sacco, che avra’ luogo fino al 28 settembre presso la Galleria Loggia degli Infantini di Faenza e a cui partecipano anche gli avellinesi Enzo Angiuoni ed Edoardo Iaccheo. La mostra intende essere una riflessione sulle questioni culturali, ambientali, civili, politiche che ruotano intorno al tema della Terra e dei sui prodotti, attraverso l’arte: questo il presupposto dal quale prende le mosse il progetto “Sculture della Terra“, mostra di respiro internazionale nata per indagare i rapporti che legano i valori della natura alla cultura contemporanea e che vuole essere un piccolo contributo al tema dell’Expo 2015, da cui ha avuto approvazione e patrocinio.
Finalmente una mostra semplice. Una mostra di ampio respiro con la pretesa di suscitare l’interesse di un vasto pubblico, ma che cela, per chi vuole scoprirli, significati più profondi. Una mostra, dunque, con due anime, quella della Terra, con il suo prodotto più semplice, ma capace di sorprendere per le sue forme scultoree e quella d’arte contemporanea, con la presenza di un centinaio di sculture, vere questa volta, realizzate in terra ceramica. Almeno 100 sono le sculture realizzate da importanti artisti della ceramica.
Una mostra dai molteplici significati, fortemente voluta dalla Regione Piemonte e dalla Regione Liguria ne hanno affidato la realizzazione a Vittorio Amedeo Sacco, Ambasciatore della Ceramica dell’AiCC.
La mostra, è stata inaugurata a Torino, nella Sala Mostre della Regione Piemonte in piazza Castello ed ha assunto un carattere di itineranza attraversando l’Italia con esposizione in prestigiosi luoghi, dalla Reggia Sabauda di Pollenzo al Centro d’Arte Internazionale di Monchiero, dal Museo della Ceramica di Castellamonte al Polo Museale di Gualdo Tadino, dalla Fortezza del Priamar di Savona alla Sala Mostre Hotel Tirreno di Spotorno fino alla Pinacoteca di Salerno, per concludersi nella Sala Mostre della Regione Liguria, a Genova in piazza De Ferrari. Era immancabile una tappa a Faenza in occasione di Argillà, dove sarà visibile alla Galleria Loggia degli Infantini.
Il tema della zucca ci porta il significato di armonia, fiducia in sé e negli altri: la scorza robusta è pronta a preservare il ricco contenuto anche in condizioni avverse, come farebbe una madre. La zucca è una pianta umile, capace di dar vita, generosamente e con abbondanza a semi ricchi e polposi, destinati, per chi vuol cogliere la metafora, a gemmare nuovamente armonia, fiducia, generosità; usata come trait d’union fra i significati sopra espressi e la ragione che riconosce il pregio del suo carico (conoscenza, valori essenziali) con la facoltà che gli deriva dalla ragione, cambia la sua posizione e con un abbraccio cerca di prendere, assaporare e fare tesoro di tutto il buono, dell’essenziale e del veramente necessario.
Hanno risposto all’appello gli artisti:
Enzo Angiuoni, Franca Baralis, Ombretta Bellotti, Luciana Bertorelli, Daniela Borla, Franca Briatore, Enrica Campi, Luigi Francesco Canepa, Ceramica Gatti 1928, Virginia Citro, Gabry Cominale, Giovanna Crescini, Elena D’Oria, Claudio De Pasquale, Enzo Dente, Giuseppe Facchinello, Giorgio Fasano, Mirko Ferrero, Carlo Fontanella, Roberta Fretta, Roberto Gaiezza, Guido Garbarino, Lia Larizza, Carla Lega, Giuseppe Liberati, Lorenzo Liberati, Giacomo Lusso, Margherita Malavenda, MaMa, Sandro Marchetti, Antonella Marietta, Caterina Massa, Giovanni Massolo, Guglielmo Meltzeid, Vittoria Monti, Enrica Noceto, Aldo Pagliaro, Concetta Palmitesta, Laura Peluffo, Sonja Perlinger, Brenno Pesci, Ylli Plaka, Vera Quaranta, Mariella Relini, Anna Maria Rossini, Arturo Santillo, Daniela Savio, Renza Laura Sciutto, Gabriella Soldatini, Rosa Spina, Maria Grazia Staffieri, Mara Tonso, Elisa Traverso Lacchini, Nino Ventura, Massimo Voghera, Luciana Zabarella, Carlo Zoli.