Sarà un magico connubio tra il jazz e la danza contemporanea l’evento del 25 agosto ideato dalla Fondazione Carlo Gesualdo, presieduta da Edgardo Pesiri. Una serata all’insegna della musica e dell’arte, a ridosso del castello che fu rifugio e dimora, per lungo tempo, del Principe dei Musici. “Synaesthesia for Gesualdo – Jazz & Dance ” il titolo dell’evento, un appuntamento originale e innovativo che vedrà protagoniste, insieme, la musica e la danza. Fuse tra di loro, le due espressioni artistiche daranno vita a una suggestiva rappresentazione acustica-visiva, tra piazza Neviera, piazza Umberto I e via Municipio. Alle 21,00 l’avvio della serata, con le performance di Valentina Tarallo, Federica Farina, Annalaura Ferrara, Federica Massaro e Giovanni Cioffi che con il loro attacco creativo coinvolgeranno gli spettatori in un’esperienza estetica particolare ed emozionante (Z.A.C.). «La performance si baserà sulla comunicazione diretta con lo spettatore valorizzando il corpo come mezzo di interazione – hanno spiegato. – Durante il concerto utilizzeremo poi il corpo come traduzione e interpretazione del linguaggio musicale, evidenziando i colori brillanti e le sonorità passionali della musica jazz. L’improvvisazione darà la possibilità ai danzatori di poter scegliere quale colore utilizzare per disegnare col corpo una pura emozione». Dopo aver coinvolto gli spettatori, a partire dalle 21,00, con le loro performance, i cinque danzatori accompagneranno infatti, con le movenze del corpo, il concerto delle 22,30 del “Gianluca Galvani Jazz 4et”. Il quartetto (Gianluca Galvani, Renato Gattone, Primiano Di Biase, Riccardo Colasante) racconterà la storia del jazz partendo dalle origini, per passare agli anni ruggenti di Chicago, l’era dello swing, le belle musiche di Gershwin e Carmichael fino ad arrivare a Duke Ellington e al Jazz Revival. Non mancheranno esecuzioni di famosi brani rivisitati in chiave più moderna. Evento clou della serata, il concerto sarà dunque impreziosito dall’esibizione degli interpreti della Zac-art. Con l’evento, la Fondazione Carlo Gesualdo intende sottolineare il valore della contaminazione tra le varie arti, in questo caso, in modo particolare, del connubio vincente e costruttivo tra la musica jazz e la danza contemporanea. Una sinestesia magica e originale, un interscambio suggestivo tra il sonoro e il visivo.
«Vogliamo che siano l’arte e la contaminazione tra le varie espressioni artistiche ad attaccare questo nostro territorio, e non le trivellazioni petrolifere» sostiene la Fondazione Carlo Gesualdo. «Che sia la cultura e non il petrolio a invadere la verde Irpinia» ha detto il presidente Edgardo Pesiri, ribadendo l’appello al mondo della Cultura lanciato un anno fa, e diffuso attraverso la stampa, a unirsi per fare fronte comune contro il petrolio, che per l’area rappresenterebbe solo scempio e povertà. Sono la cultura, e la contaminazione tra le arti, la vera ricchezza.