AVELLINO – Una fiaba sull’amore e sul mare a metà strada tra sogno e realtà. Aprile parte a tutto gas con il primo dei tre appuntamenti con “Scuole a Teatro 2014”, fortunata rassegna di teatro per ragazzi, giunta alla XII edizione, e dedicata ai giovani studenti irpini dai 3 ai 18 anni. Al “Carlo Gesualdo” di Avellino, domani, mercoledì 2 aprile alle ore 10 arriva “La Sposa Sirena” della Compagnia Crest di Taranto per la regia di Katia Scarimbolo. La rassegna “Scuole a Teatro 2014” è organizzata dall’Istituzione Teatro Comunale, presieduta da Luca Cipriano, con Salvatore Gebbia e Carmine Santaniello componenti del Consiglio di amministrazione, in collaborazione con l’associazione culturale «Mister Punch» presieduta da Espedito Giaccio.
“La sposa sirena” narra la storia della giovane e bella Filomena, moglie di un marinaio spesso assente che si lascia sedurre da un giovin signore che poi l’abbandona. Il marito, al ritorno dalla pesca pensa che la donna meriti la morte, sicché la getta in mare, dove le Sirene, affascinate dalla sua bellezza, la conducono nel loro palazzo, la chiamano Schiuma e le insegnano a cantare ed incantare i marinai di passaggio che si buttano in mare a capofitto.
In fondo al mare, però, Schiuma non riesce a dimenticare il marito, il quale una notte si lancia tra le onde. le Sirene lo vogliono trasformare in corallo, ma Schiuma, innamorata ancora, ottiene una dilazione della sorte crudele e con uno stratagemma lo salva facendolo tornare solo a terra. L’uomo, pentito, non potendo vivere senza di lei, affronta la classica prova magica di coraggio pur di riavere la sposa: ruba un fiore-talismano custodito dalle sirene. L’impresa riesce e la sirena torna donna e sposa che… aspetta il suo uomo forse perito o forse ancora marinaio giramondo. Perché le storie si ripetono e le fiabe ripetono le storie a beneficio di grandi e bambini affinché… gli errori non si continuino a ripetere. “La sposa sirena” è una fiaba complessa di incerta derivazione, forse popolare o forse ancora letterario/mitologica, in cui il tema dell’amore si lascia contaminare dalla materia leggera delle sirene, materia dei sogni, acquistando quella leggerezza tipica che solo le fiabe sanno donare anche ai temi dolorosi. La fiaba di una città complessa, cui vorremmo donare un po’ di quella leggerezza, per affrontare i dolorosi temi dell’oggi con il pensiero leggero del sogno che, nell’immaginare mondi diversi, suggerisce nuova fiducia e nuovo vigore ai piccoli uomini ed alle piccole donne sempre alle prese con mostri e nemici. Lo spettacolo si terrà al Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino con inizio alle ore 10.
Il costo del biglietto è di 7euro.