Di Stefania Todarello – Claudia Musso da’ il via al suo percorso artistico, in modo professionale, frequentando i corsi al Conservatorio Ghedini di Cuneo e al Giuseppe Verdi di Torino. Nel 2001 debutta con il suo primo gruppo rock “Aldebaran” e l’RTC, fondato sullo stile hip-hop; nel 2002 evolve musicalmente con gruppi quali “Blenda Blues Band” (soul) e “Narrow Street” ( hard rock), dimostrando, già da questi approcci, la sua voglia di cambiamento. Nel 2004 prende parte ad una nuova esperienza musicale con il gruppo rock “Skintrade” e il gruppo raggae-rock “Black Shorts”, partecipando, poi, a Musical con la compagnia Promoart di Monaco, esibendosi in diverse capitali europee (Praga, Berlino, Lugano..), non perdendo, però, “l’allenamento” nei più svariati locali della Costa Azzurra e della Riviera Italiana. Nel 2005, il suo debutto con l’ensemble vocale francese “Corou de Berra”, ambasciatore dei canti delle Alpi del Mediterraneo, diretto dal musicista e cantante Michel Bianco ( che ha formato il gruppo, per non disperdere la ricchezza dei canti tradizionali, propria del territorio francese, dopo aver avuto una lunga esperienza in campo musicale, in quanto a formazione classica e jazz al Conservatorio di Nizza; è anche direttore del Conservatorio di Canto tradizionale delle Alpi del Sud), e composto da: Pascal Ferret ( violinista che ha avuto esperienza anche in gruppi rock), Primo Francoia (membro fondatore del coro e membro della Banda daou Paillon) e Francoise Marchetti ( ha cantato nel coro per 24 anni, dopo aver studiato musicologia presso la Facoltà di Belle Arti di Nizza, nonché specializzata in canto polifonico della regione delle Alpi del Sud). La formazione in questione, concentra la propria attività sulla musica tradizionale, cercando di lavorare con nuovi artisti di derivazione jazz, rock, punk, accompagnata a volte da strumentisti, svolgendo un lavoro di rielaborazione della memoria musicale popolare profana o sacra, che subisce influenze sarde, liguri, provenzali e piemontesi. Grazie all’espletamento del suo repertorio, che deriva anche dalla trascrizione e interpretazione di manoscritti sacri della regione nizzarda, la compagnia si esibisce in prestigiosi festival, girando il mondo ed ottenendo valorosi riconoscimenti. Ma, la carriera di Claudia continua e, nel 2006, partecipa all’opera teatrale “L’inferno” del compositore Brian Guerra, con le coreografie dell’Ariston Proballet di Sanremo; successivamente, una nuova esperienza con il gruppo Dakota con cui inciderà un cd e con il quale partecipa alle selezioni del Festival di Sanremo, negli anni 2008/2009/2010; nel frattempo prende anche parte all’ensemble acustica Lilian Sound. Il 2011 e il 2012 appaiono anni ancor più fortunati per la musicista, che sosterrà un’intensa attività di concerti con il Corou de Berra, con la formazione Balck Shorts e con una tribute band dei Blues Brother, “The Blenda Blues Band”. La giovane artista dimostra, inoltre, di essere una buona coordinatrice, cimentandosi nel ruolo di vocal coach per il coro Troubar Clair, da febbraio a maggio 2012, oltre che per quanto concerne il canto moderno, rock. In ultima analisi, ma non ultimo, l’Undo Project, un progetto che usa una musicalità senza artifici, diretta all’essenziale, che vuole porre lo spettatore all’interno di una favola colorata, insita in un universo immaginario, contrassegnato da nerezza che coabita con la speranza. Una vera, particolare, esperienza, partita mescolando la poesia bruta dei testi e il suono dolce e triste, che raffiora da diversi quadri istantanei, da cui la musica trae la sua forza. La specificità di questo progetto è quella di prendere spunto da frasi musicali semplici, intrecciate con orchestrazioni romantiche, che sfociano nei suoni elettronici della tastiera, del basso o in quelli del violino, clarinetto, sax e trombone. Di Undo Project fa parte anche il tecnico del suono Clèment Blanco, con cui Claudia ha inciso il cd “The Moon”, avvalendosi di valide collaborazioni.