ARIANO IRPINO – La Giornata ricorre il 21 marzo, ma è stata anticipata per ragioni organizzative. Prevista la lectio magistralis: “I diritti della personalità nella legalità costituzionale”. “Il progetto: LE(g)ALI AL SUD, negli anni ha portato i ragazzi dell’indirizzo Scienze Umane, nelle terre di camorra di Casal di Principe, in visita alla tomba di Don Peppe Diana, di cui il 19 marzo ricorre l’anniversario della morte, per mano dei Casalesi. Così come a Barbiana, nel Mugello, presso la scuola in cui don Lorenzo Milani cercava di collegare il senso di responsabilità del singolo con l’azione sociale, esortando i suoi allievi a combattere autoritarismo e conformismo. Non è mancata una visita a Firenze, per migliorare i livelli di conoscenza dei giovani sulla legalità, i diritti umani, l’educazione ambientale e interculturale, che ci hanno spinto al confronto con il pensiero e le opere di figure come Giorgio La Pira, che affermava: il pane, e quindi il lavoro, è sacro; la casa è sacra, non si tocca impunemente né l’uno né l’altra: questo non è marxismo, è Vangelo”,- dichiara Francesco Caloia, appassionato e intraprendente dirigente scolastico del Bruno-Dorso. “La legalità garantisce e tutela la dignità della persona, – continua Caloia – ne favorisce la piena realizzazione, il rispetto. Le norme sociali e quelle giuridiche, le regole fondamentali per una civile convivenza, il rispetto della persona, dell’ambiente, della legge, come principio fondamentale di libertà e di uguaglianza, sono temi che rientrano a pieno titolo nella legalità. Il nostro obiettivo è promuovere una maggiore coscienza civica e una maggior cultura della legalità, perché la mafia non è composta solo di gangster, ma anche di uomini che hanno una vita apparentemente normale, impegnati spesso a favorire e perpetuare il dominio mafioso. Da qui il bisogno di sviluppare, soprattutto fra i giovani, un maggiore senso di cittadinanza attiva, che li renda consapevoli del loro ruolo nella società. La scuola è uno strumento e un luogo indispensabile per la lotta contro le mafie. Una scuola che toglie i ragazzi dalla strada, che non li disperde, li educa ai valori della pace, della nonviolenza, della solidarietà, della legalità, della giustizia sociale, costituisce una seria minaccia per le organizzazioni mafiose. La lotta contro la camorra e il malaffare riguarda ognuno di noi e tutti insieme, collettivamente istituzioni e società, Parlamento e Paese, non possono non stare dalla stessa parte”.
All’incontro, che sarà anche occasione per un primo confronto degli alunni degli ultimi anni con il mondo universitario, relazioneranno: la prof.ssa Rosanna Pane, ordinario di Istituzioni di Diritto privato; la prof.ssa Francesca Carimini, associato di Diritto civile, della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università del Sannio. Interverranno: il dr. Alberto Paolo Di Flumeri, responsabile scientifico del corso di aggiornamento tenutosi presso l’Istituto, sulle responsabilità del personale della scuola e i docenti avv.ti, Rocco Cantelmo, Antonio Di Fede e Massimiliano Fini.
Coordinerà Floriana Mastandrea.