Salerno è “femminile palestinese”

CAVA DE’ TIRRENI – Giovedì 6 marzo alle ore 19:00, presso il MARTE di Cava De Tirreni, prende il via la rassegna “femminile palestinese – la donna, l’arte, la resistenza” con la conferenza di Isabella Camera D’Afflitto, arabista salernitana di fama internazionale (ordinario di letteratura araba alla Sapienza di Roma) che tratterà il tema del “femminismo arabo: dall’Egitto alla Palestina”.
In uno dei suoi numerosi libri “Cento anni di cultura palestinese” dedica una particolare attenzione al ruolo della donna dai primordi del femminismo alle più recenti battaglie per i diritti civili.
La rassegna “femminile palestinese”, a cura di Maria Rosaria Greco, si inserisce nella campagna nazionale lanciata a Roma nello scorso gennaio, dall’associazione “Cultura è Libertà” che promuove e sostiene la cultura palestinese, in quanto espressione dell’esistenza e resistenza di un popolo a cui è negata la propria identità.
Nello specifico il progetto salernitano dedica una particolare attenzione al ruolo della donna in tutto il mondo arabo, all’importanza del contributo femminile nella cultura palestinese, alla capacità che le donne hanno di mettere in discussione i confini e le narrazioni dell’occupazione, dai movimenti femministi alle varie discipline della cultura e delle arti. La creatività contro l’occupazione, contro la colonizzazione, contro la diaspora, contro la discriminazione, contro la violenza.
La rassegna prevede quindi quattro appuntamenti, con la presenza di donne palestinesi o che parlano di Palestina, che attraverso il loro sapere scientifico-culturale e artistico sanno esprimere resistenza.
Il primo è la conferenza di Isabella Camera D’Afflitto. Il secondo è la proiezione di un film, con la partecipazione dell’autrice, la regista indipendente di Gerusalemme, Sahera Dirbas. Il terzo è lo spettacolo teatrale “Mi chiamo Omar” di Dalal e Omar Suleiman, scritto e diretto da Luisa Guarro, che si conclude con una cena araba. Il quarto appuntamento, è il concerto di Amal Ziad Kaawash, cantante e cartoonist. Figlia di profughi palestinesi, vive e lavora a Beirut e sarà a Salerno in prima nazionale con “Canzoni dalla Palestina e dal mondo arabo”. Con lei i musicisti Helmi M’hadhbi, Oud (liuto arabo) e John Salins, percussioni.
La rassegna salernitana è promossa da “Cultura è Libertà” e da “Osservatorio Palestina”, altra associazione che da anni diffonde tutte le culture del mediterraneo, e raccoglie il sostegno e il partenariato di molti attori locali:  il Comune di Salerno, la Mediateca MARTE di Cava Dè Tirreni, la Fondazione Salerno Contemporanea, il Teatro Antonio Ghirelli (TAG), l’Università degli Studi di Salerno, la Rete Radiè Resh gruppo di Salerno, la Fondazione Alfonso Gatto e l’ANPI sezione di Salerno, l’associazione “donne se non ora quando”, sezione di Salerno.
 
 
Il calendario e le location nel dettaglio:
Le attività si svolgeranno in parte presso il MARTE di Cava De’ Tirreni, in parte presso l’Università degli Studi di Salerno e in parte presso il TAG di Salerno:
1. 6 Marzo 2014 – ore 19:00 – Isabella Camera D’Afflitto in “femminismo arabo: dall’Egitto alla Palestina” al MARTE (Mediateca, Arte, Eventi) di Cava De Tirreni. Saluto di Ermanno Guerra, Assessore del Comune di Salerno alla Cultura e Università.
2. 25 Marzo 2014 ore 15:30 – Sahera Dirbas e la proiezione del suo film “Jerusalem Bride” all’Università di Salerno – Aula Imbucci. Saluti istituzionali di Ermanno Guerra, Assessore del Comune di Salerno alla Cultura e Università. Presentano Alfonso Amendola, Isabella Camera D’Afflitto, Luca Ricciardi.
3. 24 Aprile  2014 ore 21:00 – Dalal e Omar Suleiman nello spettacolo teatrale “Mi chiamo Omar” scritto e diretto da Luisa Guarro al TAG (Teatro Antonio Ghirelli) di Salerno. Saluto di benvenuto di Antonio Bottiglieri, Presidente della Fondazione Salerno Contemporanea. Conclusione con cena araba.
4. 11 Maggio 2014 – ore 21,00 – Amal Ziad Kaawash  in concerto “Canzoni dalla Palestina e dal mondo arabo”, in prima nazionale, al TAG (Teatro Antonio Ghirelli) di Salerno con i musicisti Helmi M’hadhbi, Oud (liuto arabo)e John Salins, percussioni.