TAURASI – Nel IV centenario della morte del Principe madrigalista, la Fondazione Carlo Gesualdo, presieduta da Edgardo Pesiri, ha voluto inserire, nel suo cartellone di eventi, anche un convegno sui Borromeo, nobile e potente famiglia milanese di cui la storia, accanto alla forte influenza esercitata intorno al lago Maggiore, annovera una presenza importante anche nel Regno di Napoli. Organizzato in collaborazione con il Comune di Taurasi e il Centro Studi Geronima e Carlo Borromeo (Santo), il convegno “I Borromeo a Taurasi e nel Regno di Napoli” si svolgerà sabato, 26 ottobre, a partire dalle 9.30, nella sala “Carlo Gesualdo” del castello di Taurasi, dove visse per diversi anni Geronima Borromeo, sorella del più noto cardinale e vescovo di Milano, e madre di Carlo Gesualdo, oggi ricordato come il Principe dei musici. All’incontro, che sarà moderato da Giovanni Savignano, del Centro Studi Borromeo di Taurasi, parteciperanno due eminenti studiosi, Francesco Barra dell’Università di Salerno e Marina Toffetti dell’Ateneo di Padova. Saranno presenti Antonio Buono ed Emiliano De Matteis, rispettivamente sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Taurasi, il primo cittadino di Conza della Campania Vito Cappiello, il sindaco di Gesualdo Domenico Forgione, il sindaco di Fontanarosa Flavio Petroccione, il primo cittadino di Calitri Antonio Gerardo Rubinetti e Raffaele Coppola, Commissario Straordinario della Provincia di Avellino. Ai saluti istituzionali si affiancheranno anche quelli di Dinko Fabris, Presidente della Società Internazionale di Musicologia, di Giovanni Iudica, docente dell’Università Bocconi di Milano e Presidente del Festival Internazionale Gesualdo 2013. Seguiranno, ancora, i saluti di Sebastiano Martelli, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Salerno, di Edgardo Pesiri, Presidente della Fondazione Carlo Gesualdo e l’intervento di Agostino Ziino dell’Università di Roma “Tor Vergata”e Presidente dell’Istituto Italiano di Storia della Musica. I due studiosi, Francesco Barra e Marina Toffetti, presenteranno le loro conoscenze intorno alla presenza della famiglia Borromeo a Taurasi e nel Regno di Napoli. Una presenza importante che ha lasciato il segno e che si unisce, in modo indissolubile, a quella di un’altra grande e nobile casata, quella dei Gesualdo. Professore ordinario di Storia moderna presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Salerno, Barra ha dato alla stampa diverse pubblicazioni. Si ricordano “Dal castello al Palazzo”, Avellino, Terebinto Edizioni; “Scritti di Storia Irpina e Meridionale” (a cura di Francesco Barra), Avellino, Terebinto Edizioni; “Biagio e Salvatore Cognetti nella crisi finale del Regno delle Due Sicilie” (luglio-settembre 1860), «Campania Sacra», vol. 43, pp. 399-432; “Il Mezzogiorno d’Italia e l’Unità Nazionale”, in «Sinestesie», vol. IX -2011, pp. 67-74.
Eccezionale la presenza, a Taurasi, di Marina Toffetti, professoressa di Musicologia e storia della musica presso il Dipartimento dei Beni culturali dell’Università degli Studi di Padova. Da anni impegnata nella ricerca sulla storia della musica e delle istituzioni musicali milanesi e sul repertorio tardo-rinascimentale e barocco, Toffetti illustrerà il lavoro su cui di recente ha ricevuto il prestigioso premio per la “Ricerca, formazione e innovazione nella tutela del patrimonio culturale” dell’Italian Heritage Award (Premio internazionale per la valorizzazione dei beni culturali – Roma 2013). Si tratta di un progetto di studio, recupero e ripristino della partitura incompleta della “Musica a più voci” di Giulio Cesare Ardemanio, restituita al contesto della fruizione attraverso pubblicazioni, concerti e un’incisione discografica. Pubblicata da Graziadio Ferioli nel 1628, l’opera di Ardemanio rappresenta la prima testimonianza superstite di musica per il teatro realizzata e pubblicata a Milano. Le musiche furono composte in occasione della rappresentazione di un’azione pastorale in onore di san Carlo Borromeo, recitata durante il carnevale del 1628 dagli allievi del Collegio di Santa Maria dei Nobili, autori dei testi poetici musicati. A conclusione del convegno, ci si sposterà nella chiesa del SS. Rosario dove gli studiosi taurasini Elio Capobianco e Rinaldo De Angelis, membri del Centro Studi Geronima e Carlo Borromeo (Santo), illustreranno la storia e l’architettura della storica struttura.