Quando le parole si trasformano in linee sinuose, quando la sintassi poetica muta verso forme e colori, è proprio allora che riconosciamo l’originalità espressiva dell’opera di Raffaele Della Fera, pittore e poeta irpino che presenterà le sue opere nel Foyer del Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino, domenica 22 settembre alle ore 18.
La mostra “Voci, parole e colori” di Raffaele Della Fera si inserisce nell’ambito del cartellone “Arte in scena 2013”, il progetto di “Teatro aperto” a tutte le forme d’arte, a tutti i linguaggi della cultura e a tutti i talenti che coltivano e difendono il bello, fortemente voluto dalla presidenza dell’Istituzione Teatro Comunale.
Al vernissage di domenica 22 settembre in programma alle 18 nel Foyer del Teatro “Carlo Gesualdo”, interverranno insieme all’autore, anche lo scrittore e critico letterario Paolo Saggese, il critico d’arte Faustino De Palma, il poeta Alessandro Di Napoli.
Modererà l’incontro la giornalista Antonella Russoniello.
Durante la serata, ci sarà una lettura di brani scelti a cura dell’attore Salvatore Mazza.
La personale di Raffaele Della Fera “Voci, Parole e Colori” rimarrà aperta fino al 18 ottobre e sarà visitabile dal martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.
Per maggiori informazioni telefonare al numero 0825.771620
Biografia
Raffaele Della Fera nasce a Calabritto il 26 giugno 1954. Sin dall’infanzia manifesta una forte passione per il disegno e la pittura che lo porta a ritrarre amici e parenti, oltre che a fermare sulla tela scorci e paesaggi della sua terra.
Nel 1965 si trasferisce con la famiglia ad Avellino dove continua la sua ricerca attraverso lo studio dei grandi pittori del passato, che migliora e assimila nei ripetuti soggiorni a Roma e Firenze. Iscritto all’Istituto Tecnico per Geometri di Avellino, per sola volontà paterna, ma con il grande desiderio di iscriversi all’Istituto d’Arte ne consegue, comunque, nel 1974, brillantemente la maturità. Sembra a questo punto libero di potersi iscrivere all’Accademia. Ma non gli è possibile. Esaudisce, infatti il desiderio, ancora del padre, frequentando la Facoltà di Ingegneria, Sezione Civile della Città di Napoli, dove consegue la laurea.
Completati gli studi, dalla seconda metà degli anni ’70 si dà con fervore alla pittura e al teatro, suo altro grande amore. Fonda, insieme ad altri suoi amici, il gruppo teatrale avellinese del “CLAN H”. Scrive testi per il teatro e per trasmissioni radiofoniche a risvolto politico-sociale.
Nel 1979, a venticinque anni tiene la sua prima mostra personale, e l’anno seguente, nel 1980, pubblica la prima di una lunga serie di raccolte di liriche dal titolo “Bianchi cavalli alati”
Nel 1984 vince il Primo Premio Assoluto Nazionale di narrativa “Incontri con Arte e Cultura” con il racconto “Oscar degli Specchi”.
Nel 1998 cura la biografia del suo Maestro, il pittore Carlo Alleva, data alle stampe con il titolo “Carlo Alleva-un uomo che ha vissuto” e a dieci anni dalla scomparsa di Alleva, gli rende omaggio, dando alle stampe, per le Edizioni Delta 3, il libro “La musa nel cuore – Carlo Alleva”, presentato in anteprima al Teatro Comunale “Carlo Gesualdo” di Avellino lo scorso gennaio in occasione della Retrospettiva “Omaggio ad Alleva” nell’ambito sempre della Rassegna “Arte in Scena”.
In oltre trent’anni di fervida attività ha esposto le sue opere in numerose città italiane e all’estero, sia in mostre personali che collettive. Tra le riviste specializzate che si sono occupate della sua produzione pittorica vi sono “Flash Art” e “Arte Mondadori”.