Domani sera a summonte Attesa per alpha blondy il re del reggae

Si chiude domani la tre giorni di Summonte dedicata alla musica etnica.  La quindicesima edizione  si chiude al ritmo reggae dell’artista internazionale Alpha Blondy.
Sul palco di piazza De Vito alle 22 salirà l’artista della Costa D’Avorio che con la sua musica e il suo fascino animerà la platea.
Ma come di consuetudine i festeggiamenti nel borgo di Summonte prenderanno il via a partire dalle ore 20.  Il borgo si animerà con l’apertura degli stand gastronomici che proporranno le tradizionali montanare, i primi piatti e tante deliziose prelibatezze.
La musica animerà via Borgonuovo con Fiorenza Calogero sulle scale, gli Ar Meitheal all’Arco San Nicola e il Complesso Vocale-Strumentale Dimensione Polifonica alla torre angioina.
Il paese sarà animato anche dal corteo storico della Real Colonia di San Leucio e dai Popolani.
La direzione artistica del Festival come da tradizione è  affidata al Maestro Enzo Avitabile che ha dichiarato: “Summonte  è oggi come crocevia delle culture: amore per le differenze, memoria storica, recupero delle identità culturali e accoglienza dei popoli della terra. Tutto questo racchiude una considerazione e una riflessione naturale che gli uomini di ogni razza e di ogni colore appartengono ad un’unica razza, quella umana.  E’ un inno di fede che da Montevergine inneggia alla vita. Sono fiero di essere cittadino onorario di Summonte, paese che considero un po’ la mia seconda casa.  Quest’anno Sentieri Mediterranei con grande orgoglio festeggia la sua quindicesima edizione, un evento vive di grande lavoro e dio grande ricerca. Prevista la presenza di ospiti particolarissimi. Oltre all’Egitto ci sono due grandi realtà della musica del mondo che si muovono in un messaggio di arte, di speranza e di fratellanza. Grande attesa per domani sera che vedrà sul palco di Piazza De Vito il grande musicista reggae Alpha Blondy della Costa d’Avorio”.
Soddisfatto anche l’ideatore ed organizzatore della kermesse, il sindaco di Summonte Pasquale Giuditta che con grande professionalità e competenza ha guidato l’organizzazione di questa manifestazione.
 
 
 
 
Il Festival Internazionale di Musica Etnica con Eventi in Abbazia è finanziato da fondi Por Fesr Regione Campania 2007/2013 Asse I obiettivo operativo 1.12.
Summonte, 21 settembre 2013
 
 
 

Alpha Blondy

Alpha Blondy è il simbolo del reggae africano, una delle figure piu’ importanti della musica africana di tutti i i tempi e tra gli artisti reggae più famosi al mondo.
L’artista ivoriano, nato nel 1953 con il nome di Seyokou Koné si era messo in luce alla guida degli Atomic Vibrations prima di trasferirsi negli Stati Uniti per frequentare l’università e collaborare con i Monjaka, gruppo storico della scena reggae di New York.
Nel 1986 ottiene la definitiva consacrazione internazionale con Jerusalem, album inciso in Giamaica a Kingston, con la collaborazione decisiva degli Wailers nei Tuff Gong Studios, gli studi di registrazione fondati da Bob Marley.
Prima di questo album fondamentale  Alpha Blondy aveva ottenuto una grande popolarità nei primi anni Ottanta con Jah Glory, lavoro che fu premiato con ben tre dischi d’oro, e con i successivi “Cocody Rock” e “Apartheid is nazism”. Da quel momento, Alpha Blondy ha continuato a conquistare il pubblico internazionale con un suono di grande impatto emotivo e spirituale che unisce perfettamente e sapientemente il reggae e la tradizione africana.
E’ rimasto vicino alla sua missione di dispensare un messaggio di pace e di riconciliazione (è stato nominato ambasciatore per la pace in Costa d’Avorio dalle Nazioni Unite).
Come sempre, anche nel suo ultimo album “Vision”, album politicamente consapevole, Alpha si è avvalso del supporto della sua band “Solar System” composta da musicisti provenienti da Barbados, Francia, Costa d’Avorio e Giamaica, che splende attraverso le parti in ottone scintillanti, ritmi sfrontati, linee di basso ipnotiche.


Fiorenza Calogero
Fiorenza Calogero nasce a Castellammare di Stabia il 7 luglio 1978. Il fiore è quello di un canto antico, viscerale, plebeo, che si fa colto e nobile ma mai snob per rispetto dei maestri. Il primo incontro determinante è quello con Roberto De Simone, che le affida ruoli significativi in spettacoli come “La Gatta Cenerentola” (1999), “L´Opera buffa del Giovedì santo” (2000), “Li Turchi viaggiano” (2000), “Dedicato a Giulia De Caro” (2001), “Omaggio a Giordano Bruno” (2002), “Lo Vommaro a duello” (2008), produzione del Teatro di San Carlo, per il Napoli Teatro Festival. Intanto la canzone napoletana la strega, la conquista, la rapisce. Lei la studia e la frequenta, cercando il repertorio e gli arrangiamenti più adatti alle sue corde, sensualissime, calde, scure come la vita.
 
 
Ar Meithal
Ár Meitheal è un gruppo, con base a Caserta, che lavora ad un progetto intorno alla musica tradizionale irlandese. Il repertorio proposto è fatto di gighe, reels, hornpipe ad esemplificare lo specifico e ricchissimo patrimonio di musiche tradizionali per danza. Ma accanto a queste espressioni estremamente dinamiche, altri brani, più ariosi ed evanescenti: planxty, slow airs, ballads. Come molto spesso accade nelle musiche tradizionali, accanto a composizioni anonime, che riflettono la diffusione e la popolarità di questa musica, vengono proposti anche lavori di autori storicamente riconoscibili che da esse sono stati influenzati e che, a loro volta, hanno profondamente ispirato le successive generazioni di musicisti tradizionali. E’ il caso, ad esempio, dell’arpista settecento O’Carolan, di cui proponiamo alcuni brani, estremamente significativi. Ár Meitheal non ha alcuna pretesa filologica, non propone nessuna ricerca di improbabili identità. Ár Meitheal rappresenta solo il piacere di suonare una musica accattivante e coinvolgente. E suonarla insieme, come il nome stesso indica. Ár Meitheal infatti può essere tradotto dal gaelico come “il nostro collettivo”. Infine, va ribadito che le influenze che i musicisti portano con sè inevitabilmente “sporcano” una purezza quanto mai immaginata e irreale, e che non intendiamo affatto tentare di riproporre, creando un particolare lingo, tutto da ascoltare. Il gruppo è rappresentato dall’associazione “Progetto Bagaria – Tradizionia Confronto”





PIZZITRANGULA
Tammurriate, pizziche e tarantelle. Pizzitrangula è un gruppo di musica popolare che nasce alle pendici del Monte Maggiore, Pietramelara, e ripropone brani che abbracciano l’area centro meridionale italiana (tammurriate, pizziche, tarantelle, stornelli ecc). Insieme ai ritmi, le melodie e le voci primordiali che i Pizzitrangula cercano di riprendere nel modo più fedele possibile, si affiancano suoni più accurati, frutto di approfonditi studi di strumenti tradizionali come l’organetto, il tamburo, la ciaramella ecc.
 
CALATIA ENSAMBLE
Calatia è il nome di un’antica città, dalla cui distruzione ad opera dei saraceni, e dalla diaspora dei suoi abitanti, nasceranno i nuclei sociali dell’area tra il Vesuviano e Terra di Lavoro. Un luogo di indicibili fatiche ma anche di straordinaria bellezza. In basso, nella zona dei lagni, il lavoro duro della canapa e del tabacco, il suono violento del ballo sul tamburo, del canto di lavoro gridato al cielo. Salendo verso le colonie leuciane, il lavoro delle sete, le serenate cantate dolcemente alle finestre, un luogo dove tutti erano tenuti ad imparare uno strumento colto. Come suona una terra? Ogni componente dei Calatia è parte di tutto questo, ciascuno ne porta con sè il suono, e come Calatia è città di passaggio sulla più grande strada dell’antichità, in cui confluiscono popoli e tradizioni che non si contaminano ma si condensano per creare una sola tradizione, così i Calatia Ensemble condensano suoni che partono dalla loro cultura d’origine ma escono fuori dal cerchio rituale, che è il solo luogo della tradizione, per salire sul palco che è solo il luogo dell’esibizione. I Calatia Ensemble sono: Annalisa Messina – voce; Carmine Scialla – corde etniche; Ubaldo Tartaglione – chitarre; Ciro Scognamiglio – basso; Luca De Simone – percussioni; Peppe Vertaldi – batteria.
 
 
 
 
 
 
 
 
COMPLESSO MUSICALE DIMENSIONE POLIFONICA
Sorto nel 1984, è specializzato nell’esecuzione della polifonia sacra e profana del repertorio rinascimentale e barocco. Rilevante è l’attività concertistica del complesso che ha partecipato alle maggiori manifestazioni nazionali ed internazionali, tra cui la XL Edizione del Concorso Polifonico internazionale “G. d’Arezzo”, la XXXIII Rassegna Internazionale di Cappelle Musicali di Loreto, la XVII Edizione degli Incontri Polifonici di Pescara e il II Torneo Internazionale di Musica di Roma. Il complesso vocale ha eseguito, in anteprima mondiale, l’inedito di Leonardo Leo ”Dixit Dominus” per soli, coro, violini e basso continuo. Ha effettuato numerose registrazioni radiofoniche ed ha collaborato assiduamente con la Curia Arcivescovile di Napoli, l’Università “ Federico II” ed il Conservatorio S. Pietro a Majella. Il Complesso Vocale Dimensione Polifonica è stato fondato dal M° Biagio Terracciano che ne è il direttore stabile.
 
 
 
 
 
CORTEO STORICO DEL REAL COLONIA DI SAN LEUCIO AL COMPLESSO CASTELLARE DELLA TORRE ANGIOINA
Presentato per la prima volta nel 1976, è la presentazione all’attuale mondo esterno di una realtà passata, unica nel suo genere, che narra se stessa. La sfilata in costume si articola in sequenze di quadri o gruppi di figuranti in costume. Il Corteo Storico porta a conoscenza la condizione sociale e paternalistica del Sovrano, le leggi precorritrici dei tempi e, allo stesso modo, mostra la sua preziosa fonte di vita e di esistenza dal settecento ad oggi: la seta, testimonianza della vitalità di una tradizione.
 
I POPOLANI
I Populani, come si intuisce facilmente dal nome sono un gruppo di musica popolare, artisti mossi dalla passione per le tradizioni e la cultura musicale intrisa di tutte le possibili influenze. Il progetto de I Populani, nasce a San Leucio in seno al laboratorio permanente di musica popolare dell’associazione Campania Artemusica. I brani sono frutto di un’attenta ricerca svolta dai componenti del gruppo, figli diretti della cultura tifatina, e vengono riproposti con gli strumenti tipici della tradizione peculiare leuciana, in cui i suoni colti e quelli popolari si fondono, creando una musica che conserva tutto il fascino e la bellezza della colonia ferdinandea. I Populani, negli ultimi anni, hanno preso parte ad eventi di varia natura ma sempre con lo spiccato intento di rappresentare la tradizione casertana e leuciana. Nel 2011 hanno preso parte agli eventi legati alla “Giornata FAI di Primavera”. Nello stesso anno hanno partecipato alle celebrazioni per i 150 anni della Repubblica promosse dall’Associazione Corteo Storico della Real Colonia di San Leucio. Hanno partecipato alla chiusura del Leuciana Festival, e si sono esibiti per la RAI all’interno del bosco di San Silvestro nell’ambito della giornata dedicata alle Oasi WWF. Nel 2012 si sono esibiti nel Belvedere di San Leucio nell’ambito della convention dell’ ESA (European Space Agency) ed hanno partecipato alla rassegna Telethon per la raccolta fondi a favore della ricerca scientifica.