RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO“Trasformare Villa Amendola in un polo di ricerca all’avanguardia per le piante officinali”. Adelchi Silvestri candidato consigliere del PdL al Comune di Avellino punta l’attenzione su uno dei luoghi storici più importanti della città. La sua proposta è convertire la struttura in un centro di ricerca all’avanguardia per lo studio delle piante officinali in stretta collaborazione con l’Università di Salerno e le facoltà di medicina e farmacia, e con le scuole. Obiettivo: farla diventare un’occasione e un modello di lavoro non solo per il territorio ma per l’intero Mezzogiorno. E finalmente dare una destinazione d’uso a uno dei gioielli della nostra città.
“L’esigenza di creare degli spazi didattici per insegnare agli studenti di farmacia e medicina il riconoscimento e l’uso delle piante officinali nasce in tempi lontani – spiega il capolista del Popolo della Libertà –. Sin dal 1500 infatti sono sorti presso le università italiane spazi appositamente dedicati a queste discipline. Qui ad Avellino abbiamo un Orto Botanico che si trova proprio alle spalle di Villa Amendola. Non possiamo farci sfuggire questa opportunità. Una potenzialità enorme per la città e per i giovani ricercatori irpini. Eviteremo in questo modo la fuga dei nostri cervelli che ogni anno sono costretti ad andare via per mancanza di opportunità lavorative e spazi a loro dedicati. Non solo. Il centro ricerca potrebbe diventare uno sbocco professionale per molti studenti irpini che frequentano gli istituti professionali”.
Tante le attività che Villa Amendola potrebbe ospitare: dalla ricerca scientifica ai progetti di valorizzazione, di tutela ambientale, di animazione territoriale e di didattica naturalistica. E ancora: corsi di formazione, visite guidate a tema rivolte alle scuole e al grande pubblico. e partnership con le aziende.
“Le piante officinali infatti – continua Silvestri – hanno delle particolari proprietà terapeutiche su disturbi o malattie dell’uomo. Si tratta di una collettività di piante utili impiegate perché vettori di sostanze attive nei confronti dell’organismi umano e animale. Le piante officinali possono avere uso alimentare, cosmetico e terapeutico. Villa Amendola è il luogo ideale per poter far nascere un centro di ricerca che si muova in questa direzione. Molti sono i ricercatori che lavorano sulle officinali in diversi ambiti, botanico, farmacologico, chimico ed agronomico”.
Silvestri immagina per Avellino un polo cittadino formativo e di ricerca, che si sviluppi insieme con l’Istituto di Scienze dell’Alimentazione del Cnr e con il corso di laurea in Viticoltura e Enologia della facoltà di Agraria della Federico II. E perché no, in un futuro non molto lontano, anche con i corsi di Specializzazione in Medicina presso la Città Ospedaliera.
“Un progetto tra l’altro – sottolinea il candidato consigliere – che non costerebbe nulla in termini economici alla città di Avellino. Ogni anno per la ricerca sono destinati moltissimi fondi e finanziamenti. Risorse appositamente pensate per il Mezzogiorno. E’ ora che il Comune di Avellino pensi concretamente all’indotto economico per il bene della città e dei tanti giovani che vogliono restare qui e mettere a disposizione le loro competenze e professionalità”.