D’Adderio: “L’Avellino è una corazzata, a noi serve un punto? Lo sapremo alla fine della partita”

Ci si aspetta magari un tecnico un po’ contrariato per la non brillante prova della squadra nell’amichevole di Guardavalle, ma è il diretto interessato a sgombrare il campo da equivoci di sorta: “Quando vai affare un amichevole, a volte, trovi avversari che vanno a mille e se tu non corri son problemi. Il giorno prima, i ragazzi avevano fatto un lavoro particolare ed è ovvio che ne potessero risentire. Guardiamo semmai a domenica. Se vinci in amichevole undici a zero e poi perdi la domenica… cosa si risolve?”. Presentando l’Avellino come un’autentica corazzata (e non solo numeri alla mano), il trainer poi detta la sua ricetta per provare a far bene: “Avremo a che fare con la squadra che ha perso di meno, che ha fatto più punti, che ha fatto più gol e che ne ha presi di meno. Ventisei punti fuori casa. Una corazzata costruita con giocatori di categoria, che sanno cos’è la C1. Ed in più ha un allenatore che, seppur giovane, sa quel che vuole, preparato e dal grosso avvenire. Dinanzi a questi numeri ed al cospetto di una compagine come l’Avellino, noi dovremo mettere qualcosa di più e far ricorso anche a qualità che non abbiamo. Dovremo sbagliare il meno possibile. L’atteggiamento tattico? Vedremo domenica. Io ce l’ho in testa da domenica scorsa e poi si vedrà in campo. Affrontiamo la prima e ci teniamo a far bene. E poi dalla nostra avremo la carica del presidente mentre a Sorrento ce l’ha fatta arrivare dalla Cina!”. Non vuol poi sentir parlare di tabelle o di risultati dagli altri campi: “Non so se a noi servirà un punto, solo dopo il novantesimo sapremo”.
 
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