Quasi schivo, ma protagonista di una stagione superiore alle aspettative, Alessio Esposito, il polmone del centrocampo del Sorrento non si attendeva di giocare così tanto.
“Certo che no? Tante presenza in campionato sono sintomo di tanta fiducia”. Lui partito in sordina è diventato un beniamino della tifoseria. Ha colpito anche il selezionatore della Rappresentativa di Lega Pro, Valerio Bertotto, che lo ha convocato con costanza.
“Credo che la fiducia me la sia meritata, ma devo anche ricambiare Sorrento e la società per l’opportunità che mi hanno dato al primo anno da professionista – commenta Esposito -. Quale? Semplice contribuire alla salvezza”.
Classe ’94, cresciuto nel settore giovanile del Lecce, Alessio Esposito è approdato nella terra delle sirene la scorsa estate quando Avallone ne ha strappato il prestito con diritto di riscatto ai salentini. Una maturità scoppiata presto non appena Bucaro gli ha affidato il compito di partner di Zanetti prima e Beati poi.
“Il momento è negativo solo sotto il profilo delle prestazioni perché contro Benevento e Viareggio avremmo meritato ampiamente di più – sottolinea il mediano costiero -. A dirci male sono stati gli episodi e i rigori che ci hanno condannati”.
Lui acquisto di prima data sente anche il peso della mancanza del successo all’Italia dallo scorso 16 settembre. Una sortilegio che ha avvolto i rossoneri dopo i tre punti ottenuti con la Carrarese.
Non si vince da sei mesi? È solo un nuovo motivo da mettere vicino agli altri per tornare a conquistare tre punti”.
Facile a dirsi, mentre sembra più difficile a farsi. Il prossimo avversario dei costieri è l’Avellino capolista in attesa della decisione su Paganese – Latina.
“Per me è sempre un derby e come tale è aperto a tutti i risultati possibili – conclude Esposito -. Loro sono primi e all’andata ci hanno messo sotto. Sarebbe ancora più bello vincere considerate le difficoltà dell’avversario che affronteremo”.
fonte sportinpenisola.com