Vorwerk Folletto aveva già sospeso i tre incaricati smascherati da Striscia per uso di tecniche scorrette

Nessuna indulgenza con chi è sospettato di presentarsi alla clientela attraverso tecniche di vendita scorrette. Questa la posizione che Vorwerk Folletto tiene nei confronti degli incaricati alla vendita che si macchiano di comportamenti ingannevoli o anche solo poco trasparenti nei confronti della clientela. La sospensione, in via cautelativa, è dunque scattata venerdì 22 febbraio nei confronti di tre venditori operanti sul territorio di Campobasso, gli stessi che ieri sera, 18 giorni dopo le decisioni dell’azienda nei loro confronti, sono comparsi in un servizio di Striscia la Notizia in quello che è un tentativo di mettere in atto un inganno nei confronti di potenziali clienti.
I dettagli dell’accaduto vengono spiegati da Patrizio Barsotti, presidente di Vorwerk Folletto: «Giovedì 21 febbraio siamo venuti a conoscenza del fatto che mercoledì 20 febbraio una troupe di Striscia la Notizia è andata a consegnare la “Pigna” a un gruppo di nostri incaricati alle vendite di Campobasso. Siamo intervenuti immediatamente con le indagini interne e presso la clientela che sempre attiviamo in questi casi e, pur in assenza di elementi certi, ho avuto il sospetto che alcuni di quegli incaricati non si sia sempre attenuto a quella correttezza e a quella trasparenza che pretendo da chi lavora in Vorwerk Folletto. Così, la mattina di venerdì 22 febbraio ho sospeso i tre incaricati alle vendite di Campobasso (la sospensione dall’incarico di vendita è la nostra procedura in caso di sospetti di tale gravità) e nella stessa giornata ho scritto a Striscia la Notizia, pregando la redazione del programma di mettermi a parte di eventuali prove o documentazioni in loro possesso, così da permettermi di intervenire con provvedimenti definitivi. Striscia la Notizia non mi ha mai risposto e ho appreso le prove ieri sera, dalla televisione. È chiaro che, a fronte a quanto mostrato lunedì sera da Striscia, oggi ho allontanato dall’azienda gli incaricati e sto valutando di adire le vie legali contro di loro per i danni d’immagine che il loro comportamento ha provocato alla società».
«Ringraziamo la troupe di Striscia la Notizia per aver portato alla luce pratiche su cui Vorwerk Folletto, quando allertata, indaga sempre a fondo -prosegue Barsotti-. La nostra vigilanza è molto alta e indispensabile per tutelare un’azienda che in 75 anni si è conquistata la fiducia di una famiglia italiana su tre e che aderisce al codice etico più rigoroso d’Italia in materia di vendita a domicilio, quello dell’associazione di categoria Univendita. Ma serve anche a tutelare il lavoro degli oltre 4.000 agenti che ogni giorno portano nelle case degli italiani un prodotto di alta qualità instaurando con la clientela un rapporto diretto e improntato alla fiducia».
«Vorwerk Folletto è sul mercato da oltre 75 anni e i nostri prodotti sono scelti da una famiglia italiana su tre: di certo non si diventa Vorwerk Folletto a suon di pratiche scorrette o di trucchi da quattro soldi. Il passaparola e il rapporto diretto con i nostri clienti sono la nostra forza. È un patrimonio che mai avremmo potuto costruire senza una reputazione meno che specchiata e senza un rispetto assoluto nei confronti della clientela. Per questo non posso accettare la falsità contenuta all’inizio del servizio di Striscia la Notizia».
Vorwerk Folletto a Striscia: pretendo il diritto di replica
Il presidente Barsotti: «nei nostri corsi si insegna la correttezza»

Martedì 12 marzo Vorwerk Folletto ha chiesto a Striscia la Notizia l’immediato diritto di replica.
All’inizio del servizio citato, infatti, Striscia fa dire ad una persona dal volto coperto e dalla voce contraffatta: “La cosa più grave è che questa tecnica viene spiegata da anni proprio durante i corsi di preparazione alla vendita”. Si tratta di una falsità bella e buona.
«Nei nostri corsi di formazione si insegna solo la correttezza -dice Patrizio Barsotti, presidente di Vorwerk Folletto-. Pretendiamo il diritto di replica alle accuse infamanti di Striscia. Viceversa ci tuteleremo».