Massa Lubrense: Stinga A., Cantilena (11′ s.t. Gargiulo A.), D’Esposito, Cappiello, De Luca, Gargiulo R., Iovino, Cestaro, Marino (34′ s.t. Stinga A.R.), Cacace, Di Leva (24 s.t. Terminiello).
A disp.: Fiorentino, Siniscalchi, De Angelis, Palomba.
All.: Gargiulo.
Atripalda: Afeltra, Marajo, Tancredi, Izzo F. (11′ s.t. De Feo), Aresini, Tirri, Modesto, Barbaro (24 s.t. Rusolo), Stravato, Izzo I., Barletta.
A disp.: Picariello, Baratta, Boccieri, Napoletano, Trincone.
All.: Carullo.
Arbitro: Giulio Di Nardo della sezione di Napoli.
Marcatori: 9′ p.t. Modesto (A), 20′ p.t. D’Esposito (ML), 2′ s.t. Iovino (ML), 4′ s.t. Di Leva rig. (ML), 5 s.t. Marino (ML), 22′ s.t. De Feo (A), 30 s.t. Marino (ML)
Ammoniti: Modesto (A), Iovino (ML), Afeltra (A), Tancredi (A).
Espulso: 24′ s.t. Iovino (ML) per somma di ammonizioni.
Note: presenti sugli spalti 150 spettatori circa.
Cronaca
Non riesce l’inversione di tendenza all’Atripalda, travolta dal Massa Lubrense nel recupero della diciottesima giornata. L’illusione biancoverde, regalata dalla rete di Modesto, è stata spazzata via da una ripresa thriller che nei suoi primi 5’ ha visto i padroni di casa colpire ben tre volte ammazzando così la partita. E’ prevalsa la voglia di riscatto della formazione di Gargiulo, che si mette alle spalle le tre sconfitte consecutive ed in tasca la salvezza. La sfida si presentava delicata per entrambe le squadre, a caccia di punti per tornare a sorridere. Ospiti a trazione anteriore col 4-3-3 varato da Carullo, che ritrova Tirri e Isidoro Izzo, ma deve fare a meno di D’Andrea e Perrino. Gargiulo, invece, ripropone il 4-2-3-1 con il terzetto Iovino-Di Leva-Cacace alle spalle di Marino. L’Atripalda parte forte e al 9’ è già in vantaggio. Tiro-cross di Fabio Izzo dalla trequarti, la difesa massese si perde Modesto che si aggiusta la palla sul sinistro e deposita alle spalle di Stinga. “Cerulli” gelato e Massa Lubrense sorpreso. Lo svantaggio, però, non demoralizza Cacace e compagni che al 14’ e al 18’ ci provano con Cappiello su punizione e Di Leva da fuori ma la mira è leggermente imprecisa. La pressione nerazzurra aumenta e viene coronata al 20’, quando D’Esposito salta più alto di tutti su azione da corner ed insacca di testa per l’1-1. Il Massa Lubrense tiene saldamente il pallino del gioco e va vicino al sorpasso al 26’ con un pezzo di bravura di Marino: servizio di Di Leva in profondità, dribbling a rientrare sul destro e battuta a rete che Afeltra però mura in uscita disperata. Alla mezz’ora esatta si rivede l’Atripalda, imbottita di under anche per l’occasione: Barletta prende la mira ai trenta metri ma il suo tentativo termina alto. Al 38’ altra ghiotta opportunità per i padroni di casa, ma Cacace tutto solo davanti ad Afeltra si gira e spara clamorosamente sopra il montante. L’ultima palla-gol del primo tempo capita sul destro del baby atripaldese Barbaro, che appena dentro i sedici metri impatta di prima intenzione un suggerimento dalla sinistra di Stravato con sfera che termina alta. Ripresa shock per gli uomini di Carullo, che al rientro dalla pausa capitolano tre volte. Al 2’ Iovino completa la rimonta con un tap-in sul salvataggio di Afeltra sul tocco sottomisura di Marino. L’Atripalda accusa il colpo e due giri di lancette dopo subisce il tris su rigore guadagnato e trasformato da un Di Leva scatenato. Il poker arriva un minuto dopo con Marino, abile a sorprendere la difesa avversaria su un lancio dalle retrovie. I sabatini imbarcano acqua da tutte le parti e al 7’ è la traversa a salvarli su un sinistro volante di D’Esposito. Al 16’ Afeltra ci mette una pezza, deviando in angolo un tiro a giro di Di Leva. Al 22’ l’Atripalda accorcia le distanze grazie a De Feo che devia in rete un perfetto cross dalla sinistra di Barletta. Poco dopo arriva anche il secondo giallo per Iovino, che lascia il Massa Lubrense in dieci. L’Atripalda però non trova la forza per ridurre ulteriormente le distanze, anzi Cacace sciupa ancora a porta sguarnita al 28’. E’ il preludio al pokerissimo, che giunge puntuale al 30’ quando Marino prende palla a centrocampo, percorre quaranta metri palla al piede e di forza batte Afeltra per il decimo sigillo stagionale. La partita finisce qui. L’Atripalda ci mette l’orgoglio, ma non le idee. Senza quelle la strada verso la salvezza è tutta in salita.