Sarà inaugurata domani, sabato 12 gennaio alle ore 16.30, presso il foyer del Teatro “Carlo Gesualdo” la mostra “Verso il costituendo Museo provinciale delle Scienze”.
L’esposizione farà da sfondo alla pièce teatrale di Marco Paolini “ITIS Galielo” e sarà l’occasione per riconsiderare il cospicuo patrimonio di strumenti scientifici posseduto dalle scuole avellinesi di antica istituzione e riunito nel corpus di una dimostrazione d’eccezione organizzata dalla provincia di Avellino in collaborazione con l’associazione “Scienza Viva” di Calitri, il Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino, il Liceo statale “Paolo Emilio Imbriani”, l’Istituto tecnico “Franceso de Sanctis” e il Liceo Classico “Pietro Colletta”.
La mostra verrà inaugurata sabato 12 gennaio alla presenza del presidente dell’Istituzione Teatro Comunale Luca Cipriano, dell’assessore provinciale alla Cultura Girolamo Giaquinto, dei dirigenti scolastici Luciano Di Rienzo dell’Istituto “Imbriani”, Paolo Marotta del Liceo “Colletta”, Angelina Aldorasi dell’Istituto “De Sanctis”, Piero Colletta, presidente dell’associazione Scienza Viva e Gaetano Abate, curatore della mostra.
Il campionario degli strumenti scientifici che domani sarà presentato è solo un assaggio della preziosa dotazione che la città di Avellino ha ma che però spesso viene dimenticata anche se ultimamente l’amministrazione provinciale si sta impegnando a valorizzarla e tutelarla, assicurandole una degna sistemazione. Gli oggetti che andranno in esposizione serviranno a sottolineare ancor di più l’importanza dell’affinamento della scienza sperimentale nel grande progresso del pensiero umano che ebbe inizio proprio da Galielo, da qui la decisione di affiancare la mostra a “ITIS Galileo”, quando la scienza passò “dal mondo del pressappoco all’universo della precisione”.
L’associazione Scienza Viva tra l’altro non è nuova a questo tipo di “rivoluzioni” volte a valorizzare e tutelare le scienze: nata nel Luglio del 2000, l’associazione si è sempre posta gli obiettivi di favorire la divulgazione scientifica e tecnologica attraverso la sperimentazione diretta dei fenomeni naturali e stimolare e promuovere la formazione e il confronto sulla cultura, sulle didattiche innovative e sulle possibili connessioni.
Tutti gli strumenti scientifici esposti domani saranno perfettamente funzionanti e rappresenteranno il nucleo del futuro Museo della Scienza, promosso dalla Provincia di Avellino. Fra tutti gli strumenti grande importanza avrà il calcolatore gravitazionale, un raffinato marchingegno che estrae la radice quadrata di un qualsiasi numero esclusivamente mediante un semplice dispositivo meccanico. Il calcolatore, costituito da una pista inclinata graduata lungo la quale, a partire da un determinato punto, viene lasciata scorrere giù una biglia, è un vero e proprio calcolatore che però funziona grazie alla forza di gravità e non grazie all’energia elettrica. Infatti la biglia, giunta alla fine della rampa, viene dirottata su un trampolino dal quale poi balza fuori ed il punto in cui atterrerà corrisponderà alla radice quadrata della distanza di partenza.
Si tratta di un modellino che attualizza l’originale congegno di Galileo Galilei costruito quattrocento anni fa per uno studio approfondito della gittata di un proiettile grazie al quale il pisano compì il primo passo nella fondazione della Fisica matematica.