L’Atripalda si proietta all’ultimo appuntamento dell’anno solare dopo aver dato una scossa alla propria classifica nelle ultime due giornate. L’imbattibilità della salutare gestione Carullo ha spinto i biancoverdi oltre la linea di confine dei play-out, restituendo serenità in vista della proibitiva trasferta sannita al cospetto del Torrecuso, una delle quattro sorelle del girone B. I rossoblu, rivoltati come un calzino dalla parentesi di mercato, sono determinati ad appropriarsi del titolo di campione d’inverno dopo essere scivolati al secondo gradino alle spalle del Vico Equense. L’avvicendamento in panchina, che ha visto Santosuosso prendere il posto dell’esonerato Troise, ha completato la metamorfosi dicembrina dei telesini ai quali, alle soglie del girone di ritorno, non sono più concessi passi falsi. Il match dell’ “Ocone” di Ponte ha un leggero sapore di amarcord per Rolando Carullo, che ritrova Filippo Zotti e Fulvio Rillo, rispettivamente amministratore delegato e difensore capitano della compagine sannita, compagni di viaggio nella breve avventura sullo scranno del Ponte Vitulano nel campionato di Eccellenza 2005/2006. Il trainer sabatino, però, deve badare al presente nel tentativo di confermare l’ottimo lavoro svolto finora. Impresa ardua alla luce delle numerose defezioni del mercato invernale che ha consegnato nelle mani dell’ex tecnico del Serino una rosa giovane e spuntata. Spetterà ai vari Tirri, Afeltra, Isidoro e Fabio Izzo, uomini di maggior esperienza, prendere per mano la squadra. La sfida tra telesini e sabatini torna dopo due stagioni: l’ultimo confronto nel torneo di Promozione 2010/2011 che vide i primi prevalere con il punteggio di 4-0.