Giovani, carini e choosy. Ovvero, la meglio gioventù del Bel Paese, sospesa in un limbo eterno e ritratta da Emiliano Stella. Una personale dell’artista avellinese in mostra da domani, venerdì 7 dicembre, nel Foyer del Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino.
«Giovani, carini e choosy!» si inserisce nel cartellone di “Arte in scena duemiladodici”, il progetto di “Teatro aperto” a tutte le forme d’arte, a tutti i linguaggi della cultura e a tutti i talenti che coltivano e difendono il bello, fortemente voluto dal presidente dell’Istituzione Teatro Comunale “Carlo Gesualdo” Luca Cipriano.
Non si tratta propriamente di una mostra a tema, quella di Emiliano Stella. Non c’è un filo conduttore tra le opere esposte che volutamente sono tenute insieme esclusivamente dalla necessità di realizzare una figurazione sperimentale. I lavori, grazie all’utilizzo delle più diverse tecniche pittoriche, danno vita ad un continuum visuale, costantemente teso tra ricerca ed evoluzione.
Analizzando, invece, i tags della personale di Stella si capisce come il nome dell’esposizione non sia stato scelto a caso. I soggetti ritratti, ad esempio, non sono propriamente dei giovani, avendo superato i 25 anni, come d’altronde l’autore, nato ad Avellino nel 1978. «Eppure – spiega Stella – continuiamo forzatamente ad essere definiti tali dai media e dalla società che ci vuole eternamente giovani. Non riconoscendoci come adulti ci rendono inoffensivi».
Carini, invece, lo siamo tutti, ma i soggetti ritratti lo sono evidentemente nell’aspetto, ma i loro gesti, le loro espressioni, la loro postura sono spia di una volontà ben precisa: quella di «strapparsi di dosso qualsiasi etichetta si vuole affibbiare loro».
Secondo l’Oxford English Dictionary, col termine «choosy», entrato in uso comune anche qui da noi dopo le esternazioni del ministro Elsa Fornero, si vogliono indicare quei soggetti difficili da accontentare, esigenti, in poche parole schizzinoso. E qui l’ultima provocazione: «i soggetti ritratti in queste opere, “choosy” non lo sono mai stati – spiega l’artista – Sono inseriti da tempo nel mondo del lavoro e, anche se non ricoprono posti da sogno, lottano per stare a galla. Il loro essere “schizzinosi” si riferisce alla prossemica e ai loro atteggiamenti personali. Una moltitudine di piccole manie comportamentali fatte di abitudini, gesti e sguardi che ritornano quotidianamente».
La personale di Emiliano Stella sarà inaugurata domani sera, venerdì 7 dicembre, alle 18 nel Foyer del Teatro comunale di Avellino alla presenza del presidente dell’Istituzione Teatro comunale “Carlo Gesualdo” Luca Cipriano, degli artisti e curatori della mostra Paolo Dell’Aquila e Tania Merenda e ovviamente del protagonista della serata Emiliano Stella.
Le opere di Stella saranno esposte nel Foyer del “Gesualdo” fino a mercoledì 2 gennaio 2013. La mostra rimarrà aperta dal martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.
NOTA BIOGRAFICA
Emiliano Stella nasce ad Avellino nel 1978. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Napoli al corso di pittura del maestro Gianni Pisani. Dopo piccole mostre collettive, forma con alcuni colleghi un gruppo artistico di nome “Arteria” che presenterà: nel 2001 la mostra “Delictum” allo spazio “l’Approdo” di Avellino; nel 2002 nella chiesa di San Severo al Pendino, Napoli, la mostra “Il banchetto del bizzarro” e successivamente “Korper/Leib”. Nel 2002 è selezionato fra i 50 artisti emergenti italiani dalla rivista Arte Mondadori. Nel 2005 partecipa alla rassegna di proiezioni video “Out of Control” alla Stazione Leopolda di Firenze, Fondazione Fabbrica Europa per le Arti Contemporanee. Tra il 2006 e il 2007 partecipa all’altra versione della Biennale di Venezia, in collaborazione con Philippe Daverio. In esclusiva con la galleria AlArteContemporanea partecipa a “Catania Arte Fiera”, “ArtVerona 2006”, “Arte Padova 2006”, ed alla collettiva “Human@rt”. Nello stesso periodo partecipa alla collettiva itinerante “A3”, reportage sull’arte visiva di strada, esponendo alla Not Gallery di Napoli, al Bologna Arte Fiera e al MIART. Curata da Marcello Carriero è la sua prima personale nel 2006 allo Studio Fontaine di Viterbo. E ancora: 2003, Roma, Galleria Cervantes “Forma e colore in movimento”, con il patrocinio del Parlamento Europeo. 2005, Milano, “Beautiful Peolple”, correlato all’evento Milano di moda. 2008, Milano, New Ars Italica, “Black & White” e “La finestra sull’Arte”. 2009, a Milano e Torino, collettiva “Art Skins Design”. Nel 2010 e nel 2011 espone a Londra all’Acquire Arts Gallery in due collettive internazioni: “The Dream Machine. Chapter one: Diary of a DNA” e “Star(T)Dust”, curate da Plasticine Art Factory. Nel 2011 espone alla IV Biennale Giovani Artisti Campani “A regola d’arte” e, alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, nel Complesso ex Tabacchificio Centola; iniziativa promossa dal Padiglione Italia per il 150° dell’unità d’Italia. Nel 2012 torna a Napoli, alla Galleria D77 collettiva Ve.Na. (Vera Napoletanità), curata da Paolo dell’Aquila e Raffaele Loffredo”, mentre a Nocera Inferiore (Sa), espone con una personale alla Bright Contemporary Gallery.