Alla Juve basta un tempo, il secondo, per spazzare via un Toro più violento che aggressivo, rimasto giustamente in dieci e in partita solo per la prima mezz’ora di gara. Vincere il Derby è già di per sé una goduria. Se poi a deciderlo sono due ragazzi cresciuti a pane e Juve, che il Toro lo hanno affrontato fin da bambini, c’è ancora più gusto. Marchisio e Giovinco ora sono cresciuti e sono due campioni, ma il vizietto di tirare qualche scherzo ai cugini non l’hanno perso.
Si è dovuta attendere la ripresa però, perché fino alla mezz’ora i bianconeri sono un po’ meno aggressivi del solito, anche a causa del cambio di modulo. Visto il 4-2-4 del Toro, Conte infatti cambia, tornando alle tre punte, Giaccherini, Vucinic e Giovinco e alla difesa a quattro, con Lichtsteiner e De Ceglie in fascia. E proprio sugli esterni che i bianconeri cercano di costruire il gioco: già al 3’ Giaccherini pesca Vucinic in area, il tempo dello stacco è ottimo, meno la mira. Il Toro gioca a viso aperto e Santana impegna Buffon con un rasoterra potente, ma centrale.
Le due squadre si rispettano e sembrano più attente a non lasciare spazi che ad attaccarli. Il pressing viene portato raramente e mai con troppa convinzione. Si preferisce aspettare la mossa dell’avversario e quello che ne deriva sono ritmi bassi e azioni prevedibili.
La prima vera occasione arriva al 23’ sui piedi di Meggiorini che vince un duello con Bonucci e da posizione defilata, a tu per tu con Buffon, cerca di piazzare il pallone sul secondo palo, mettendo a lato. La Juve risponde con il diagonale di Vucinic, deviato in angolo da Glik e soprattutto con il cross di De Ceglie su cui Gillet interviene anticipando Pogba, ma perde il pallone scontrandosi con Ogbonna. Il francese è pronto ad approfittarne, Rocchi però interrompe l’azione e comanda la punizione per i granata. Paul è ancora protagonista tra il 31’ e il 33’ con due siluri da fuori area, entrambi intercettati da Gillet.
I bianconeri crescono a vista d’occhio e schiacciano il Toro nella propria metà campo. I granata, innervositi, iniziano a entrare duro. Rocchi sorvola su un paio di interventi, ma non può non estrarre il rosso diretto sul piede a martello di Glik, che al 36’ prende in pieno la caviglia di Giaccherini.
L’espulsione evidentemente non basta a calmare gli animi, visto che quattro minuti dopo Basha stende Pogba in area con un intervento analogo. E’ un rigore solare, che Pirlo però spedisce alle stelle. La Juve chiude il primo tempo e inizia la ripresa attaccando a testa bassa. Ora c’è Bendtner al posto di Giaccherini, con Vucinic largo a sinistra e Giovinco dalla parte opposta. Proprio il danese al 4’ tocca di testa sul cross del montenegrino, prolungandone la traiettoria per l’accorrente Pogba, che, da ottima posizione, sempre di testa, manda alto.
Subito dopo Pirlo scalda i guanti di Gillet con un destro da fuori area, Ogbonna devia il tentativo di Lichtsteiner, sul corner seguente Bonucci di testa alza troppo la mira e la deviazione di Vucinic su cross di Giovinco si perde a lato di un soffio. E’ un assedio e non sono passati neanche otto minuti.
Il gol è comunque nell’aria e al 12’ arriva puntuale, costruito e finalizzato da chi di Derby ne ha vissuti e vinti una caterva: Giovinco arriva sul fondo dalla destra e pennella in area per Marchisio che in tuffo schiaccia di testa e spedisce alle spalle di Gillet.
La Juve non si accontenta, Alessio manda in campo Asamoah per De Ceglie, e i bianconeri continuano a spingere. Così, dieci minuti dopo il Principino, ecco la Formica Atomica: Giovinco, imbeccato da Vucinic, spara un diagonale rasoterra imprendibile e fa esplodere il boato dello stadio.
Al 29’ il 3-0 sembra cosa fatta. Vucinic imbecca Marchisio che dal fondo prolunga per l’accorrente Bendtner, Il danese si trova a due passi da Gillet, ma il suo tocco è proprio tra le braccia del portiere granata. Basta pazientare un po’: al 39’ Vucinic e Marchisio combinano ancora e il centrocampista scarica alle spalle di Gillet il sinistro che chiude definitivamente la gara e fa in modo che il Derby mantenga il suo colore naturale: il bianconero.
JUVENTUS-TORINO 3-0
RETI: Marchisio 12’ st, Giovinco 22’ st, Marchisio 39’ st
JUVENTUS
Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Barzagli, De Ceglie (16’ st Asamoah); Pogba, Pirlo, Marchisio; Giaccherini (1’ st Bendtner), Vucinic, Giovinco (33’ st Matri).
A disposizione: Storari, Lucio, Chiellini, Marrone, Isla, Padoin, Pepe, Vidal, Quagliarella.
Allenatore: Alessio
TORINO
Gillet; Darmian, Glik, Ogbonna, D’Ambrosio; Basha, Gazzi; Cerci (33’ st Sansone), Bianchi (18’ st Stevanovic), Meggiorini (40’ pt Di Cesare), Santana.
A disposizione: L. Gomis, Rodriguez, Agostini, Masiello, Brighi, Birsa, Vives, Verdi, Sgrigna.
Allenatore: Ventura
ARBITRO: Rocchi
ASSISTENTI: Manganelli, Tonolini
QUARTO UFFICIALE: Vuoto
ARBITRI D’AREA: Romeo, Ciampi
AMMONITI: 19’ pt De Ceglie, 21’ pt Basha, 15’ st Barzagli, 18’ st Giovinco, 35’ st Vucinic
ESPULSI: 36’ pt Glik