Siena. L’incontro contro i Campioni d’Italia si giocherà, in posticipo, lunedì alle 20:30. Coach Gianluca Tucci, presenta la sfida del PalaEstra: “Per noi è stata ancora una settimana importante dal punto di vista tecnico e tattico: a Siena, anche se contro un’ottima squadra, pensiamo di fare un altro passo in avanti nella costruzione di un gioco che più si confà alle nostre caratteristiche. L’avversario, come detto, è di quelli importanti ma, al momento, la nostra crescita non può dipendere dagli avversari che affronteremo. Siena ha tanti buoni tiratori ed esprime un sistema di gioco in cui ognuno cerca il compagno per un tiro aperto, risultando, per questo, molto precisi. Contro la Mens Sana soffriremo abbastanza dal punto di vista fisico, soprattutto nel reparto lunghi. Stiamo lavorando per esprimere una maggiore fluidità offensiva e per limitare le palle perse anche se sappiamo che il percorso difensivo rimane per noi decisivo in quanto ci permette di correre senza dare punti di riferimento agli avversari.”“La squadra sta dimostrando di avere molta fiducia in te.”“Questo mi fa onore, ma la mia conoscenza dei singoli, ha fatto si che ci sia una stima reciproca. Sto cercando di imporre delle regole, soprattutto difensive e tutti mi stanno seguendo con grande professionalità.”“Come mai il ritorno di Dean. Perché avete deciso di puntare su di lui?”“La trattativa con Taquan è stata rapida e, penso sia il tassello giusto per il nostro pacchetto esterni. Avrà un ruolo leggermente diverso rispetto all’anno scorso, in quanto dovrà dare un maggiore contributo a rimbalzo, ma è un ragazzo con una grande attitudine al lavoro e, soprattutto, con una mentalità positiva, che è la cosa che noi cercavamo maggiormente.”“Come gestire adesso tutte queste guardie? Ci sarà ancora necessita di un play classico?”“Personalmente penso che non bisogna fare stravolgimenti ma, intervenire sulle reali urgenze. In attacco non penso che Dean possa essere un play aggiunto perché non può avere sempre la palla in mano. La mancanza di playmaking è un problema che devo risolvere io, in qualità di capo allenatore, costruendo un sistema di gioco che esalti le caratteristiche, anche se diverse di Spinelli, Shakur e Mavreides. A Siena saremo questi. Noi valutiamo quello che ci possono dare i giocatori