L’Atripalda affronta la seconda trasferta consecutiva consapevole di dover fornire una pronta risposta al doppio ko con Virtus Scafatese e Città di Campagna. I passi falsi in sequenza con canarini e granata hanno spedito sotto i tacchi il morale della truppa di Amato, capace soltanto di produrre un’illusoria reazione nel match di sabato scorso in terra picentina. Una condizione mentale che, alla vigilia della delicata sfida salvezza con il Cicciano, si aggiunge al dato allarmante riguardante il reparto difensivo, secondo soltanto a quello dell’Eclanese in termini di gol subiti (ventidue, con una media di due a partita). Ma c’è un’altra statistica impietosa che fotografa il rendimento non proprio esaltante del pacchetto arretrato: quattro rigori a sfavore in tre partite sono indice di scarsa attenzione, fattore emerso soprattutto negli ultimi due episodi in area. Numeri che pesano come un macigno sul momento dei biancoverdi, chiamati a rialzarsi in casa dei biancorossi, con i quali condividono la prima piazza fuori dalla griglia play-out. La formazione di Galluccio è reduce dalla batosta patita sul campo della Virtus Scafatese, che ha interrotto una serie positiva fatta di due vittorie e un pareggio. Al “Magnotti”, dunque, ci sono in palio punti pesanti per due squadre che vogliono riprendere in fretta i rispettivi cammini salvezza. Compito non proprio facile per l’Atripalda, attorno alla quale resta il clima di contestazione instaurato dagli ultras biancoverdi dopo la sconfitta interna con la Virtus Scafatese. Amato dovrà rinunciare in difesa a capitan Tirri, appiedato per un turno dal Giudice Sportivo. Il candidato numero uno a sostituirlo è Stompanato, che rientrerebbe dopo la lunga assenza per squalifica prima ed infortunio poi.