Si è conclusa con un vero successo la prima edizione del premio letterario Civetta di Minerva, dedicato ad Antonio Guerriero, con un’unica sezione: Poesia Edita. La premiazione si è svolta il 19 maggio, in una serata ricca di emozioni che ha visto la presenza di un pubblico attento e numeroso. Nel suggestivo scenario creato da Bianca Pacilio, centro sociale di Starze di Summonte, grazie la raffinata conduzione della giornalista Stefania Marotti, la musica incantevole del trio jazz composto dalla cantante Virginia Sorrentino e dai musicisti Giuseppe D’Alessio e Nico D’Alessio, nonché la voce coinvolgente dell’attrice Chiara Mazza, che ha dato corpo e anima alle poesie dei finalisti, hanno accompagnato i presenti in un accorato viaggio nella poesia.
Dopo aver tracciato con immagini e parole il profilo del professore scomparso a cui è dedicato il premio, i tre finalisti, tutti presenti, sono stati conosciuti attraverso i loro testi, il racconto delle loro esperienze e del loro rapporto con la scrittura con brevi interviste e attraverso le motivazioni della giuria tecnica. Il meccanismo del premio prevedeva una giuria popolare di 20 cittadini di Summonte, che si sono espressi con votazione segreta al termine della serata per indicare il vincitore. Non sono mancati i colpi di scena, così la parità nella votazione tra due dei finalisti ha visto riunire nuovamente la giuria tecnica presieduta da Domenico Cipriano e composta da Raffaele Barbieri, Cosimo Caputo, Stelvio Di Spigno, Enzo Rega e il segretario Gianni Testa per decidere la graduatoria finale, come previsto dal regolamento. Il vincitore è stato: Luca Benassi con “L’onore della polvere” (Puntoacapo Editrice), secondo posto Andrea Manzi con “Morire in gola” (Manni editore) e al terzo posto Barbara Carle con “Toccare quello che resta” (Ghenomena editrice). I tre poeti sono stati premiati con delle opere dell’artista Giovanni Di Nenna, in particolare l’opera del vincitore è un medaglione, simbolo del premio, che sarà unico anche per le edizioni successive. È stata Lina Marrone, moglie del professore Guerriero, cui è dedicata l’ambita rassegna, a premiare il vincitore. Presenti, inoltre, il Presidente Provincia di Avellino, Sen. Cosimo Sibilia e il primo cittadino di Summonte On. Pasquale Giuditta, nonché alcuni degli autori segnalati: Armando Saveriano e Giuseppe Vetromile.
Un plauso all’associazione Spazio Incontro presieduta da Ornella Adiglietti, che con grande passione ha portato avanti questo premio letterario e preannuncia già la seconda edizione, vista la risonanza e l’attenzione riscossa, anche grazie allo spessore qualitativo dei lavori presentati e i premiati del Civetta di Minerva, che si può già considere un riferimenti per la poesia edita in Italia. Questa la motivazione della giuria per l’opera vincitrice di Luca Benassi: “Corpi scarnificati e città disossate pagano il pedaggio all’indifferenza e alla distrazione del mondo. Una voce ultima e straziata (anche se con piglio austero e con sdegno contenuto) a denunciare il talento dilapidato, l’innocenza smarrita, la grazia non riconosciuta, la volontà malferma, gli accordi violati, la resa. Una poesia della marginalità che – però – si ostina a modellare nuove forme di vita e di esistenza, a conferire dignità e fasto alle momentanee cadute. Una condizione di lacerante ferita ripresa con ritrosìa e pudore, rivelata tramite immagini ammalianti ed efficaci che rendono gli eventi sensati e giustificati. Il tutto reso con uno stile conciso e d’una semplicità e profondità disarmanti”.