Sulla scorta dello slancio acquisito con il successo di coppa ai danni del Teora, l’Atripalda si rituffa in campionato protesa con tutti i propri sforzi alla trasferta di Vallo della Lucania contro la matricola Real Trentinara. Pur essendosi rivelata inutile ai fini del passaggio del turno, la vittoria sugli altirpini ha consentito agli uomini di Amato di smaltire la delusione per la beffa patita domenica scorsa contro il Vico Equense. Dunque, morale rigenerato per la truppa biancoverde, anche a seguito del clima di serenità che si respira nuovamente all’interno dei quadri dirigenziali. Il ritorno dietro la scrivania del direttore sportivo Walter Iannaccone, pronto a rinsaldare il triumvirato con il presidente Mimmo Trodella e il direttore generale Nicola Pastore, ha suonato la carica a tutto l’ambiente. Presupposti validi, dunque, per conseguire un risultato positivo in terra cilentana. La formazione guidata in panchina da mister Voza ha confermato nel blitz di Scafati tutta la predisposizione a recitare un ruolo da outsider, a dispetto del suo status di neopromossa. Gli innesti di Francesco Pecora, Guerrera, Ruocco, Campione, Coccorullo e da ultimo Sica, capitano della Gelbison lo scorso anno, hanno fornito la qualità ed l’esperienza giuste per affrontare il massimo torneo regionale al team caro a patron Noce. Dal canto suo l’Atripalda dovrebbe tornare all’antico, dopo l’inedito ma obbligato 3-5-2 schierato dal proprio tecnico in occasione del debutto di domenica scorsa. Tutti disponibili per mister Amato che ai piedi del monte Gelbison andrà a caccia del suo primo successo esterno in gara ufficiale sulla panchina atripaldese.