Fulvio Fraternali, presidente dell’Ordine degli Architetti di Avellino, interviene sulla “riforma degli ordinamenti professionali” (Dpr 7 agosto 2012 , n. 137) che, dopo un lungo iter, è stata approvata lo scorso agosto.
“Questa riforma arriva in un momento di crisi per il nostro Paese, una crisi che, senza dubbio, coinvolge anche la professione di architetto. L’attuale Governo ritiene che queste nuove misure rappresentino gli strumenti più idonei a rilanciare la nostra professione ma spetta a noi architetti riuscire a far sì che le novità apportate da questa legge diventino delle vere e proprie opportunità per garantire un futuro migliore ai professionisti ed alla comunità tutta. Risulterà, quindi, fondamentale l’impegno di tutti i nostri iscritti a rispettare tali norme e ad applicarle in maniera corretta al fine di continuare ad esercitare il nostro mestiere rispettando i valori etici e culturali che esso presuppone.
Con questa Riforma viene finalmente tutelato il principio costituzionale secondo il quale tutti i mestieri che riguardano la salvaguardia dell’ambiente e la sicurezza dei cittadini debbano essere esercitati solo da coloro che possiedono un adeguato percorso formativo e siano stati abilitati ad esercitare la professione attraverso un esame di Stato.
Altra nota positiva che traspare dalla legge è quella che riguarda l’assicurazione: tutti i professionisti dovranno, infatti, rendere noto ai loro clienti una adeguata polizza RC professionale.
L’elemento principale della riforma è, però, il principio di stabilire un contratto chiaro tra il professionista ed il cliente prima di cominciare il lavoro: diventa necessario che il professionista e il committente sottoscrivano un accordo chiaro su tutte le prestazioni che il primo andrà a svolgere spiegando, nel dettaglio, le modalità, i tempi ed i compensi pattuiti.
Tra le novità introdotte c’è anche quella della formazione continua: essa si basa sul principio logico che un professionista debba aggiornare costantemente le proprie conoscenze e, di conseguenza, le proprie competenze professionali sia nel proprio interesse che in quello della comunità tutta. Questo principio dovrà rappresentare un intelligente sistema di formazione per elevare le capacità degli architetti e per rispondere in maniera sempre più adeguata alle esigenze dei clienti e ai mutamenti della società.
All’attività del singolo professionista, dello Studio associato, della cooperativa e della SNC, inoltre, con
questa riforma, si affiancano le Società Tra Professionisti (le STP): forme societarie che, iscritte a una sezione speciale dell’Albo e sottoposte alle Norme Deontologiche, rappresentano, per una serie di ragioni che affronteremo con i nostri iscritti, una buona opportunità per aggregare diverse professionalità in un’unica struttura e per riuscire ad avere accesso ad una fiscalità più idonea alla realtà dei mercati attuali. Un altro punto su cui la riforma fa chiarezza è la pubblicità: essa può fare riferimento ai compensi economici, purché sia “funzionale all’oggetto, veritiera e corretta”. L’applicazione di questa norma dipenderà, ovviamente, da un corretto comportamento etico degli architetti i quali dovranno rappresentare le loro capacità professionali senza mai svendere il decoro dell’architettura.
La mancata osservanza di quanto previsto dalla riforma, chiaramente, comporterà l’applicazione di provvedimenti disciplinari.
Al Consiglio Nazionale e agli Ordini spetta, quindi, il compito di regolamentare la Riforma stessa, di riscrivere le norme deontologiche per uniformarle alle novità ed includere gli illeciti previsti dalla nuova legge.
Infine, a queste novità, si aggiungono quelle previste dalla spending review che è intervenuta sull’esercizio della nostra professione introducendo il principio della rigenerazione urbana al fine di ridare una “dimensione umana” agli spazi dei cittadini. Il dover puntare sul recupero di ciò che è già esistente, oltre ad innescare sinergie positive tra le amministrazioni e gli imprenditori potrà, sicuramente, proiettarci verso un sistema virtuoso per il rilancio dell’edilizia e della nostra attività professionale.
Tutte queste novità dovranno diventare, quindi, un’assunzione di responsabilità dei nostri iscritti ed è proprio per questo che l’Ordine degli Architetti di Avellino ha in programma di stabilire, a breve, una serie di incontri su tutto il territorio provinciale per illustrare al meglio, e nel dettaglio, le nuove norme e consigliare gli iscritti sulle corrette modalità di applicazione.”